Dopo un’Europa tutto sommato tonica, anche i mercati di Wall Street si apprestano ad aprire con il segno più.
I futures su Wall Street
Alle 13.45 (ora italiana) infatti, i futures sui listini Usa vedevano un S&P 500 a +0,45%. Lo stesso trend lo si vedeva anche su Nasdaq a 0,67% e sul Dow a 0,58%. Intanto il dollaro si indeboliva su tutte le valute più importanti. A cominciare dalla moneta unica. Il cross euro/dollaro infatti si attestava a quota 1,1361.Un quadro, quello di Wall Street, che coincideva con quanto già visto a fine settimana. Wall Street chiudeva la seduta di venerdì positivamente. Il Dow Jones, infatti, arrivava a 0,7% mentre l’S&P500 a 0,64%. Meglio di tutti faceva il Nasdaq Composite che al suono della campanella arrivava a 0,91%.
Buone notizie sui dazi
A dare la spinta ai listini a stelle e strisce la conferma da parte del presidente Usa Donald Trump di quanto anticipato nei giorni scorsi. L’inquilino della Casa Bianca ha infatti rimandato il termine del 1 marzo per l’aumento delle tariffe sulle merci cinesi. La data era stata fissata come termine ultimo prima di un eventuale rialzo dall’attuale livello del 10% a un più alto 25%. La decisione è la conferma un ottimismo sull’andamento dei colloqui già in circolazione nelle scorse giornate.
Scetticismo di Pechino
Ma il tono di Pechino, come è già accaduto in passato, è leggermente differente. La Xinhua News Agency ha sottolineato che restano ancora molte incertezze sul futuro dei colloqui. Non solo, ma i negoziati saranno più difficili nelle fasi finali. Questo perché ci sono ancora diversi punti di disaccordo sui quali le nazioni devono ancora trovare un’intesa.
Petrolio: crollo da Twitter
In tutto questo, però, il petrolio crolla dopo le dichiarazioni del presidente Trump sul costo troppo alto del barile.Il testo del messaggio via Twitter, ormai vero e proprio ufficio stampa di Trump, non lascia dubbi.“I prezzi del petrolio stanno diventando troppo alti. OPEC, per favore rilassati”. Conseguenza: alle 14 (ora italiana) il Brent arrivava a perdere l’1,3% con un barile quotato a 66,2 dollari. Stesso discorso per il Wti: -1,3% e prezzo di 56,5 dollari al barile.
Dati macro Usa e Wall Street
Tra i Dati Macro Usa sono da evidenziare in agenda gli appuntamenti con l’indice Cfnai di gennaio e le scorte all’ingrosso di dicembre. Assenti, invece, appuntamenti societari di rilievo.
Analisi grafica e previsioni per Wall Street
La scorsa settimana è stata interlocutoria/laterale. Dai minimi di dicembre il trend continua di giorno in giorno a rafforzarsi ed ogni ritracciamento diventa ulteriore occasione di acquisto.
La nostra attenzione è posta su chiusura settimanali e poi mensili superiori ai seguenti livelli:
Dow Jones 25.981
Nasdaq C. 7.487
S&P 500 2.800.
Manca all’appello solo la chiusura settimanale dello S&P 500 e poi il segnale dovrà essere confermato a fine mese.
Sopra questi livelli dovrebbe partire un bull market di medio periodo.
Frattale previsionale per il 2019 su scala giornaliera per i mercati americani
Veniamo al breve termine.
Riteniamo molto probabile che a ridosso dell’apertura di lunedì verranno segnati i minimi settimanali e si ripartirà al rialzo.
Quali sono i valori che per la giornata di lunedì non dovranno essere superati al ribasso in chiusura di seduta per mantenere intatta la nostra view?
Dow Jones 25.760
Nasdaq C. 7.430
S&P 500 2.764.
Un cambiamento di rotta verrebbe visto con grande preoccupazione.
Di sera in sera confermeremo o meno l’uno o l’altro scenario.
Wall Street: proiezioni dei prezzi settimanali e giornalieri
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
---|---|---|---|---|
Dow Jones | Laterale Rialzo | – | – | – |
Nasdaq C. | Laterale Rialzo | – | – | – |
S&P 500 | Laterale Rialzo | – | – | – |
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
---|---|---|---|---|
Dow Jones | Rialzo | 26.155/26.099 | 25.977/25.948 | 25.901 |
Nasdaq C. | Rialzo | 7.555/7.539 | 7.511/7.496 | 7.478 |
S&P 500 | Rialzo | 2.804/2.800 | 2.790/2.787 | 2.778 |
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