Mentre ieri i mercati azionari europei hanno dato spazio a una straordinaria risalita dai minimi intraday, quelli americani non hanno generato alcun segnale rialzista. Chi ha ragione? I primi o i secondi? Oggi potrebbe dare indicazioni maggiori e rendere lo scenario settimanale più chiaro. Wall Street non ha invertito al rialzo: cosa accadrà fino al 30 giugno?
I pericoli grafici
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Si è giunti su primari supporti dinamici senza che sia stata segnata un’inversione rialzista nemmeno sui time frame a 1 ora e 4 ore. Questo significa che le probabilità sono ancora tutte orientate al ribasso.
Al momento la data rilevante di breve termine è il 30 giugno. A ridosso di questa, attendiamo la formazione di un minimo/massimo relativo. La data più importante invece, è quella annuale che scadrà il 4 agosto, e attorno ad essa attendiamo la formazione di un massimo rilevante (non il massimo annuale).
Per quanto riguarda la nostra view rialzista fino al 4 agosto, quali sono i livelli che se rotti al ribasso in chiusura settimanale potrebbe far invertire la tendenza al ribasso?
Dow Jones
28.660
Nasdaq C.
10.088
S&P500
3.808.
Wall Street non ha invertito al rialzo: cosa attende i listini americani?
La giornata di contrattazione di lunedì 26 giugno si è chiusa ai seguenti prezzi:
Dow Jones
33.714,71
Nasdaq C.
13.335,78
S&P500
4.328,82.
Fino a quando non si verifcherà un’inversione railzista, i listini americani puntano entro il 30 giugno ai seguenti livelli:
Dow Jones
33.399
Nasdaq C.
13.089
S&P500
4.261.
Una chiusura di seduta giornaliera inferiore ad essi farebbe scattare un forte sell off. La cautela quindi deve essere alta, senza dare nulla per scontato. Vediamo oggi cosa accadrà, anche se al momento in base ai nostri algoritmi le probabilità per la giornata odierna sono le seguenti:
80% ribasso 20% rialzo.
Vedremo cosa accadrà, ma il nostro percorso campione settimanale è ancora al ribasso, e la discesa potrebbe ancora continuare per diversi punti percentuali.
Questo movimento atteso potrebbe trascinare da subito al ribasso anche i mercati europei e quelli asiatici.
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