La forza dei mercati americani aumenta di giorno in giorno e il peggio potrebbe ora essere alle spalle. Oltre alla guerra in Ucraina, lo spauracchio di tutto il 2022 è stato l’impennata dell’inflazione. I continui rialzi dei tassi da parte della FED e delle altre Banche centrali sembrano aver portato a un punto di equilibrio con l’inflazione e la stessa crescita economica. Questa situazione e la politica (probabilmente) accomodante delle Banche centrali potrebbero contribuire a una salita dei mercati per l’intero anno borsistico. Oggi c’è Wall Street alla prova dell’inflazione. Infatti verranno pubblicati diversi dati economici che potrebbero essere “una buona spia del fenomeno”. Vediamo cosa potrebbe accadere.
La giornata di contrattazione dell’11 gennaio si è chiusa in positivo a Wall Street e ai seguenti prezzi:
Dow Jones
33.973,01
Nasdaq C.
10.931,67
S&P 500
3.969,61.
La tendenza di breve e medio continua ad essere positiva.
Perché la salita è solo all’inizio?
Indice dei contenuti
Ecco i livelli di supporto da monitorare da fino a domani:
Dow Jones
33.421
Nasdaq C.
10.589
S&P 500
3.877.
L’attenzione come la solito verrà posta sui livelli di supporto che di volta in vola si formeranno. Tutti e tre i principali indici azionari americani presentano una struttura grafica davvero interessante. Hanno ricevuto spinta dal contatto e dalla velocità in aumento della mobile a 200 settimane. Il Nasdaq e i titoli tecnologici sembrerebbero in procinto di volare. Sembrerebbero esserci quindi tutti i presupposti per far continuare la salita per molto tempo. In contesti similari i ritracciamenti hanno sempre rappresentato occasione di acquisto.
Wall Street alla prova dell’inflazione: su cosa si potrebbe puntare?
L’inflazione e la stabilità dei prezzi spiegati dalla BCE
A favore di ulteriori rialzi nei prossimi mesi, poi ci sono le probabilità dettate dalle serie storiche. Segnaliamo delle azioni americane che sembrano ben impostate: Amazon, Apple, Google, Microsoft e Tesla. Se i mercati americani continueranno a salire come riteniamo, si potrebbe vedere i loro prezzi ottenere ottimi rendimenti anche nel breve termine. Come potrebbero affrontare questo momento gli investitori? Il miglior approccio rimane sempre quello di lungo termine con un attento monitoraggio dei punti di inversione ribassista sui time frame mensili e trimestrali. Chi investe sulle Borse mondiali diversificate geograficamente e in base al PIL, in ottica di almeno 10 anni ha probabilità di guadagnare vicine al 90%.
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