Vuoi provare a lavorare nelle scuole? Ecco il momento giusto per mandare la Messa a Disposizione (MAD)

Vuoi provare a lavorare nelle scuole

Ci stiamo avvicinando a Ferragosto, il punto più alto dell’estate, da quel momento inizierà la lenta discesa verso l’autunno e, prima ancora, verso il ritorno alla quotidianità di inizio settembre. Abbiamo il diritto di riposarci dopo un anno di lavoro, ma questo è anche un momento propizio per chi vuole dare una sferzata alla propria vita professionale. Il mondo della scuola, avendone i requisiti, potrebbe essere un’opzione.

Si ritornerà tra i banchi tra un mese abbondante. Eppure si sta avvicinando il momento in cui si aprirà un’opportunità per chi volesse ambire a una carriera di insegnante e non solo. Infatti, dopo la metà del mese, quando riapriranno le segreterie scolastiche, si comincerà nuovamente a fare la conta di maestri, professori, personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata).

Come ogni anno, un po’ in tutta Italia, comincerà la litania del “non ci sono insegnanti”, “mancano X docenti”, “ci sono tante cattedre scoperte”. Ministero e istituti scolastici si palleggeranno la responsabilità, mentre passeranno i giorni e i nostri figli saranno pronti a tornare a scuola.

Vuoi provare a lavorare nelle scuole? La MAD è l’occasione giusta

Tecnicamente, la Messa a Disposizione (MAD) è lo strumento che permette di candidarsi per svolgere supplenze nei vari istituti italiani. Scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, anche senza essere presenti all’interno delle graduatorie.

Una sorta di candidatura spontanea, dunque, che può essere liberamente visualizzata dai dirigenti scolastici per coprire cattedre scoperte. Non solo, c’è la possibilità di mettersi a disposizione anche per ricoprire cariche amministrative e ausiliarie, come quella di collaboratore o collaboratrice scolastica, una volta detto bidello/a.

Come mandare la MAD

Ci sono molti siti che offrono, dietro pagamento, la possibilità di mandare, con un unico invio, la domanda a tutte le scuole prescelte dall’utente. Si oscilla tra un minimo di 15 euro e un massimo che dipende dal numero di Province a cui si intende spedirla. Generalmente, con meno di 50 euro, potremmo raggiungerne almeno tre.

I requisiti, sia per il personale docente che per l’Ata, non sono molti. Un diploma per l’insegnamento negli istituti tecnici e professionali, una laurea per tutti gli altri. Ovviamente, poi, in sede di compilazione della domanda, ci sarà da effettuare la scelta delle materie in base alla propria competenza. Questa potrebbe essere multipla, a seconda del titolo di studio di cui si è in possesso.

Si può presentare anche per la docenza di sostegno, pur non possedendo le specializzazioni normalmente richieste a chi è in graduatoria. Per il personale Ata il discorso è il medesimo. Sono richiesti diploma o laurea in base al ruolo per cui si presenta la MAD. Volendo, si possono anche acquisire i singoli indirizzi di ogni scuola sui siti ministeriali delle diverse Province e inoltrare direttamente le domande verso gli specifici istituti.

In entrambi i casi, il periodo migliore per cominciare a spedire le messe a disposizione è dopo la metà del mese di agosto. Vuoi provare a lavorare nelle scuole? In questi anni di scarsa reperibilità di insegnanti, la MAD è un’ottima opportunità per inserirsi nel settore, cercando poi di accumulare quei punti necessari per provare a entrare nelle graduatorie e cominciare la lunga rincorsa alla cattedra.

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