L’Italia ha una grande risorsa nell’agricoltura con prodotti d’eccellenza dalla frutta alla verdura. Grazie anche ad un clima sempre più siccitoso, si possono intraprendere anche nuove colture con molto successo.
Prodotti come pomodori, melanzane, peperoni oppure mele, kiwi, pesche non cesseranno mai di colorare le nostre tavole. Le eccellenze del Made in Italy continueranno a render così apprezzata la cucina italiana ma potrebbero esser affiancate da nuovi prodotti. Vediamo quali arricchiranno presto il Made in Italy.
Vuoi fare l’imprenditore agricolo? Prova a coltivare il tè!
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La domanda dei consumatori è sempre più orientata verso i prodotti a km 0 e verso alimenti dietetici o superfood. Queste tendenze sembrano esser state intercettate da alcuni nuovi imprenditori agricoli che hanno raccolto la sfida di coltivare prodotti inediti. Fra questi troviamo ad esempio il tè. Il primo coltivatore di tè in Italia si trova in Piemonte e ha raccolto anche premi d’eccellenza, battendo colleghi cinesi. In effetti il tè è un tipo di camelia ed il clima della provincia di Verbania ben si presta a questa coltivazione.
La moringa ed il goji
Sono, ormai, una realtà le aziende agricole che si occupano della coltivazioni dei cosiddetti superfood. Le bacche di goji, note per il loro potere antiossidante, sono coltivate da qualche anno con appezzamenti in Calabria e in Veneto. La rossa bacca non sarebbe, però, un inedito per la nostra Penisola. La varietà Lycium Barbarum sembra fosse già diffusa ai tempi della Magna Grecia, come dimostrerebbero alcune fonti in latino.
La moringa, invece, ha un successo più recente. È originaria delle zone tropicali soprattutto del Sud-Est Asiatico e dell’Africa. Questo frutto è un concentrato di vitamine, sali minerali ed antiossidanti. Inoltre vanta virtù antibatteriche e per questo è molto utilizzata nell’Ayurveda. In Italia ne abbiamo una prima coltivazione nel Salento.
La canapa e la quinoa
La canapa italiana può contare già un nutrito gruppo di imprenditori agricoli. Precisiamo che la pianta della canapa alimentare condivide solo la famiglia botanica con la cannabis. Rispetto a quest’ultima, la canapa alimentare non ha sostanze psicotrope ed è pertanto coltivata per molti utilizzi. I tessuti di canapa sono molto apprezzati sia per l’abbigliamento che per la biancheria per la casa. L’olio di semi di canapa è sempre più utilizzato in cucina. Ancor più recente è l’uso della canapa per produrre pellet che sembrerebbero avere un alto potere calorifero.
La quinoa è un cereale da cui si ricava la granella e la farina. È un prodotto agricolo ricco di proteine e pertanto è molto usato dai vegani per sostituire carne e pesce. La coltivazione si adatta bene all’Italia appartenendo alla stessa famiglia botanica della barbabietola da zucchero. In Italia sono le Marche ad aver puntato su questa coltivazione.
La papaya e l’avocado
La papaya è un frutto tropicale energizzante. Sebbene sia una pianta che teme il freddo, si può coltivare con le idonee coperture durante l’inverno e la primavera. Lo dimostra un imprenditore siciliano che con successo ha iniziato a produrre papaia bio italiana. L’Avocado, invece, sta letteralmente spopolando grazie anche al successo del poke. In Italia è disponibile solo durante la stagione invernale nei mesi da novembre a marzo. Le coltivazioni di avocado made in Italy sono
collocate fra la Sicilia e la Calabria.
Se vuoi fare l’imprenditore agricolo, ecco qualche spunto per fare cose innovative e guadagnare anche tanti soldi in questi settori e colture che sono in forte espansione.