Quando il nostro corpo soffre di qualche disagio, le manifestazioni più ricorrenti sono a livello gastrointestinale o cutaneo. Nausea, vomito e diarrea sono fra i sintomi più frequenti e ci possono indicare un ventaglio di patologie decisamente ampio. Possono essere causate da un colpo di freddo, da intolleranze alimentari fino a patologie più complesse. Occorre quindi approfondire con indagini più accurate laddove questi episodi non siano occasionali ma frequenti.
Se da un esame del sangue, risultano esserci dei valori sfalsati delle transaminasi, il medico potrebbe prescrivere ulteriori indagini diagnostiche. Solitamente si tratta di ecografie o risonanza magnetica, non analisi invasive. Le transaminasi sono enzimi rilasciati dal fegato e averne i valori alti, potrebbe essere fenomeno passeggero. Fra le cause di questi sintomi, ad esempio, potrebbe esserci la formazione di calcoli alla cistifellea.
Vomito e dissenteria con picchi stellari di transaminasi potrebbero essere un segnale d’allarme per questo problema
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I calcoli biliari sono sassolini che si sviluppano nella Cistifellea. Quest’ultima è un organo che si trova vicino al fegato. Il compito della Cistifellea è quello di conservare la bile prodotta dal fegato. Ricordiamo che la bile serve per digerire i grassi assunti con l’alimentazione. Dalla cistifellea la bile viene richiamata dall’intestino per terminare la digestione. Quando la bile si cristallizza allora si formano i tanto temuti sassolini. Può essere una situazione asintomatica e che si risolve spontaneamente con l’espulsione autonoma. Al contrario se invece si manifestassero coliche biliare con dolori, vomito e/o dissenteria si presentano due alternative.
Se i calcoli fossero di piccole dimensioni, lo specialista potrà optare per la somministrazione orale di acidi biliari che vanno a “sciogliere” i sassolini. Se invece i calcoli fossero di entità maggiore, allora potrebbe esser necessario l’intervento chirurgico che nella maggior parte dei casi avviene in laparoscopia. Ricordiamo che la laparoscopia è un tecnica chirurgica innovativa, mininvasiva.
Si possono prevenire con l’alimentazione?
La dieta così come uno stile di vita sano potrebbero contribuire ad evitare la formazione di calcoli biliari. Sono però molti i fattori scatenanti la formazione degli odiati sassolini nella Cistifellea come, ad esempio, il sovrappeso o al contrario un dimagrimento improvviso. Altre concause sono la vita sedentaria o gli estrogeni. Si tratta infatti di una patologia che colpisce maggiormente le donne.
In ogni caso meglio prediligere l’olio d’oliva al burro, le verdure e la frutta (soprattutto quella secca) invece che gli insaccati o i cibi fritti.
Ecco spiegato perché vomito e dissenteria con picchi di Transaminasi alte potrebbero essere un segnale d’allarme per questo problema ai danni della Cistifellea.
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