A volte nella vita si parte dai piccoli compiti quotidiani e poi strada facendo si fissano i possibili risultati intermedi e finali. Questo succede di norma quando le idee non sono chiare o si parte più caso che per una precisa volontà di fondo. Più spesso capita invece l’esatto contrario: ad esempio, voglia di guadagnare il 10% complessivo con BTP o titoli di Stato? Quali strategie operative adottare?
Investire è un’arte che richiede almeno un minimo di preparazione per non subire spiacevoli inconvenienti di percorso. Vediamo alcune delle tante, potenziali strategie implementabili facendo riferimento al 10% netto (di spese fiscali e non).
Puntare su un’obbligazione a cedola nulla o molto bassa
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Se si punta a un bond a forte sconto allora vuol dire che l’obiettivo finale quasi certamente lo si otterrà a scadenza. Questo perché il rialzo dei rendimenti degli ultimi mesi ha in genere compresso i corsi dei bond a tasso fisso sul mercato secondario. In pratica qui l’incasso delle cedole periodiche passa quasi in secondo ordine rispetto all’obiettivo di fondo.
Consideriamo il BTP con ISIN IT0005454241 emesso il 1° agosto del 2021 e con scadenza alla stessa data 2026. È un bond quinquennale con cedola 0,00% perché quando fu emesso i rendimenti erano negativi fino ai 4-5 anni di durata. Poi le cose sono cambiate e infatti oggi il titolo prezza circa 89,65 centesimi. In sostanza, a scadenza il rendimento totale al netto della ritenuta si aggira sul 10,1%, ossia il 10% o poco meno anche al netto delle spese bancarie.
Una simile strategia potrebbe andar bene a chi vuole conseguire un capitale X a scadenza investendo oggi un capitale a sconto del 10%.
Il BTP con una ricca cedola
Voglia di guadagnare il 10%? Una prima alternativa potrebbe essere invece quella di puntare su un bond che distribuisse quel 10% nel corso del suo periodo di maturazione. Cioè acquisto un bond più o meno alla pari e cerco di incassare un buon flusso di cedole costanti da qui a scadenza. Certo, dati i rendimenti attuali sui BTP si tratterà di durate residue brevi, fatte cioè di pochi semestri.
Prendiamo il BTP in scadenza il 15 settembre 2026, quindi fresco di stacco cedola. Con una durata residua di 2,9 anni, da qui al termine il sottoscrittore del bond incasserebbe 6 cedole (5 piene e una quasi piena). Il titolo paga un interesse annuo lordo del 3,85%, il 3,36875% netto (cedola semestrale netta: 1,68%). Il rendimento, invece, è di poco maggiore, dato che il titolo prezza sui 99,61 centesimi.
Voglia di guadagnare il 10% complessivo con BTP o titoli di Stato?
L’ultima potenziale strategia operativa è forse quella che più di tutte stuzzica la fantasia, perché mira a conseguire un 10% netto nel minor tempo possibile. In sostanza si tratta di fare trading sui titoli di Stato al pari di chi opera su azioni o valute o criptovalute etc. Qui la valutazione della cedola perde molto del suo interesse, mentre si studiano le potenziali dinamiche dei prezzi sottostanti.
A chi sarebbe più adatta una simile operatività? Semplice, a chi ha elevatissima propensione al rischio e mastica tanto di grafici, tecnica e di finanza in generale. Tradotto, non è affatto la strada perseguibile (anzi!) dall’investitore standard.
Facciamo un esempio per rendercene conto e consideriamo l’OAT (titolo di Stato francese) a tasso fisso dello 0,50% con scadenza maggio 2072. Dal minimo dei 29,40 centesimi del 4 ottobre è passato a 33,83 del 12 ottobre, una settimana in pratica. Il rialzo da un estremo all’altro è stato del +15%, mentre stamane il titolo scambia in area 31. Se invece si considera la sua breve esistenza dall’emissione ad oggi, per il bond è stato un continuo “sell”. Morale, chi va piano va sano e va lontano.