Vip col reddito di cittadinanza, «adoro Giorgia Meloni e voglio lavorare»

Giosiana Pizzardo

È pur vero che quando si cade, più in alto si è, più il dolore è forte. Capita almeno una volta nella vita. Succede a chi prova a volare senza accontentarsi di planare o vivere con la testa reclinata a terra. Così, Giosiana Pizzardo, 63 anni, Soprano di fama scende dal palco e la scena si chiude sulla sua vita pubblica. Dapprima le guardava dall’alto, adesso le sposta con le mani da terra. Ogni mattina presto muove transenne per disciplinare gli ingressi dei bambini a scuola nella sua Rovigo. Sveglia all’alba, pettorina, abiti casual e pronta ad accompagnare gli studenti. Dalla Rai e dalla vita nella Roma bene, all’asfalto freddo e umido d’inverno. Dalla conoscenza con Fellini, Mastroianni e Proietti alla spesa in dono da CL (Comunione e Liberazione). Un tonfo a terra che sconvolge l’esistenza. Giosiana percepisce il reddito di cittadinanza dal 2019 circa. È la sua unica fonte di sostentamento e non teme la revoca perché cerca lavoro da anni e si adopera per i servizi sociali.

Giosiana, cosa faceva prima e cosa fa adesso?

«Ero in Rai, vivevo a Roma. Ho esercitato per anni la professione di Soprano. Ho avuto la fortuna di conoscere Fellini, Mastroianni, Gigi Proietti. Il mio debutto è al Teatro Sistina. Poi per motivi diversi, tra cui la malattia grave dei miei genitori e poi il Covid con le chiusure, ho lasciato Roma e sono tornata a Rovigo, che è la mia città d’origine. Sono uscita da un certo ambiente. Ho iniziato a lavorare con una compagnia teatrale dalle mie parti che però non mi ha mai pagata. Ho iniziato a non avere più soldi così ho fatto richiesta per il reddito e mi è stato assegnato».

Adesso come si svolge la sua giornata tipo?

«Mi sveglio la mattina alle ore 5. Esco presto e collaboro nel servizio di sicurezza fuori le scuole. Sono dietro le transenne. Disciplino gli ingressi la mattina e poi le uscite. Qualche volta impartisco qualche lezione di pianoforte. Mi piacerebbe insegnare ma non riesco. Ho inoltrato richieste ovunque anche a Milano, ma nulla, sebbene sia disposta a spostarmi».

Teme che con il Governo Meloni possa cambiare qualcosa per i percettori del reddito di cittadinanza? Ha i requisiti per mantenerlo?

«Credo non mi sarà tolto perché metto a disposizione la mia persona nei servizi sociali là dove il Comune ritiene siano necessari. Guardi io adoro la Meloni. È una grande donna, ci sentiamo spesso perché la conosco da una vita. Pensi una volta le prestai le mie scarpe… eravamo a Castrocaro. Guai a chi mi tocca la Meloni, le voglio un gran bene. Non credo mi sarà tolto il reddito, almeno spero». E il caso di Giosiana è quella di un vip con reddito di cittadinanza che si adopera per non perderne il diritto.

Non sarà che si è adattata a tale stile di vita. Sarebbe disposta a riprendere la sua carriera di Soprano?

«Sarebbe bello, sono realista. Ho quasi 64 anni e non vorrei tornare in scena rischiando di fare brutte figure. Però mai dire mai. Quello che potrei fare adesso e che mi piacerebbe tanto sarebbe insegnare canto e lirica».

Giosiana PizzardoVip col reddito di cittadinanza, «adoro Giorgia Meloni e voglio lavorare». In famiglia quanti siete?

«Sono sola. Ho un figlio che vive a Roma. Lavora e fa il rapper. Ho un matrimonio alle spalle finito male perché sono stata vittima di violenza. Ho avuto diversi amori. Non sono proprio una santa (sorride, ndr) però l’errore più grande è stato sposare un uomo, violinista, più giovane di me di nove anni. Si è rivelato poi persona molto diversa e aggressiva. L’ho lasciato e vivo da sola. Ma per lavoro mi sposterei senza alcuna esitazione».

In questi anni ci sono stati momenti di sconforto?

«Ho avuto un cambiamento di vita molto forte. Per giunta consideri che senza capire il motivo per un paio di mesi non ho percepito il reddito. Non avevo soldi in tasca. Ho mangiato grazie alla spesa che mi veniva donata dalle persone di Comunione e Liberazione. E poi l’ultimo episodio, si è verificato ieri. Sono stata aggredita da un papà perché gli ho detto di rispettare l’orario di ingresso a scuola. Mi è arrivato un pugno e sono con la faccia gonfia». Ma la vip col reddito di cittadinanza non molla e già domani nonostante il viso gonfio con molta probabilità ritorna al lavoro.

Qualche anno fa alcuni organi di stampa si occupano del Suo caso per il fatto che da Soprano finisce col reddito. E se dovesse mancarLe anche quello?

«Spero di no, davvero. Anche perché posso dimostrare che in questi mesi ho prestato servizio di volontariato, mi sono resa disponibile e d’aiuto per la mia comunità. Per di più ho cercato e cerco lavoro e sarei prontissima, le ripeto, a lasciare tutto per lavorare».

Per qualche minuto torniamo a sognare…. a quali Opere ha lavorato?

«Ho iniziato come musetta nella Bohème di Puccini a Prato dove ho vinto un concorso. Poi La Cavalleria rusticana, La Traviata e Elisir d’amore. Il Barbiere di Siviglia, Don Pasquale,  il Trovatore, Rigoletto. Se vuole continuo… Ho lavorato anche al Teatro Bellini di Napoli, città che adoro in cui ho trascorso un periodo meraviglioso e indimenticabile della mia vita». Così quel che era Giosiana, vip col reddito di cittadinanza che forse non crede più nelle sue abilità di Soprano ma le rimane pur vivo il sogno di un futuro diverso e migliore.

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