Verità storiche e mistificazioni sulla riunione storica di territori. Dalla guerra russo-finlandese alla realtà attuale. La sconfitta russa

Guerra mondiale

La guerra tra Russia ed Ucraina pone diversi interrogativi, alcuni realmente inquietanti.

Parte riguardano il futuro, anche quello nostro. Dal rischio di una guerra mondiale al rischio di restare a corto di energia. E molti si interrogano, infatti, su quale futuro possa attenderci. Ma altri guardano al passato, e rispondere a questi significa anche poter avere una visione più chiara del futuro.

Una parte significativa di tali questioni riguarda se siano vere o meno determinate circostanze storiche. E noi, modestamente, tentiamo una ricostruzione storica, che potrebbe riguardare anche le prospettive future.

Per dare un maggior ordine alle nostre riflessioni, ecco una scaletta dei principali temi trattati.

  • Sono vere le rivendicazioni di Putin di aver scatenato la guerra per riunire un unico popolo?
  • Cosa sta ottenendo realmente Putin e perché, in realtà, sta perdendo la guerra?
  • Come andrà a finire in Ucraina e perché l’Ucraina continuerà ad essere una spina nel fianco della Russia?

Verità storiche e mistificazioni sulla riunione storica di territori. Dalla guerra russo-finlandese alla realtà attuale. La sconfitta russa.

Un primo interrogativo di fondo è il seguente.

Sono vere le rivendicazioni di Putin di aver scatenato la guerra per riunire un unico popolo?

Se ci facciamo caso, molto spesso questa è una motivazione, diverse volte addotta anche in passato, per legittimare interventi bellici. Come nel caso delle Germania nazista, che invase l’Austria con il proprio esercito. In quel caso si trattò di una sorta di annessione patteggiata, la famosa  Anschluss. Nel caso del rapporto tra Russia ed Ucraina si sostengono le stesse tesi, da parte di Putin. Russi ed Ucraini sarebbero un unico popolo, e che avrebbe condiviso un unico territorio, e quindi anche l’Ucraina dovrebbe continuare a far parte della Russia. La sovranità raggiunta dopo la caduta dell’Unione sovietica sarebbe una mistificazione ed i relativi trattati sono quindi da considerare carta straccia.

La realtà è ben diversa

Può anche essere vero che vi siano rapporti storici tra popolazioni di Paesi diversi. Ma ogni Paese ha naturalmente diritto al riconoscimento dei propri diritti, in primis sul piano del diritto internazionale. E se raggiunge una sua sovranità rispetto ad altri, questa va rispettata.

Del resto, esistono precise motivazioni, per confutare le presunte ragioni russe ed evidenziarne una palese contraddittorietà. Ad esempio, non molti sanno che tra il 1939 ed il 1940 si svolse anche una cosiddetta guerra d’inverno, tra Russia e Finlandia. Quello finlandese è un popolo distinto da quello russo, per tradizioni, storia, lingua.

Eppure l’allora Unione sovietica non si fece problemi a rivendicare come propria una parte del territorio della Finlandia. La guerra si concluse con la cessione alla Russia di circa un 10% del territorio finlandese. La vera motivazione è sempre la stessa, almeno nella maggior parte dei casi. Violare la sovranità di uno Stato per impossessarsi del suo territorio e delle sue ricchezze.

Oggi come nel passato, dall’Ucraina alla Finlandia, la storia di ripete. Del resto, che la Russia, prima sovietica, poi ex sovietica, ambisca ad un dominio sull’Europa e, possibilmente, sul Mondo, non è mistero per nessuno.

Cosa sta ottenendo realmente Putin e perché, in realtà, sta perdendo la guerra?

Continuando la trattazione su alcune verità storiche e mistificazioni, che le cose in Ucraina non stiano andando come Putin aveva previsto, pare evidente.

Non fosse che per un ripiegamento in particolare verso l’est dell’Ucraina. Tutto quindi fa pensare che ci si voglia concentrare nel conservare un dominio sulle cosiddette Repubbliche indipendenti. Ma, a prescindere dallo specifico teatro di guerra, possiamo dire che Putin stia perdendo la guerra già sotto il profilo dei suoi obiettivi politici.

Se questo evento bellico è stato mosso anche dal tentativo di impedire l’ingresso dell’Ucraina nell’UE e nella Nato, e di impedire l’estensione ad Est dell’Alleanza atlantica, ebbene si sta verificando proprio l’esatto contrario. Svezia e Finlandia stanno avviando l’iter per entrare nella Nato.

Proprio l’ingerenza dell’orso russo fa ritenere a questi Paesi che sia conveniente essere protetti dall’ombrello, anche atomico, dell’Alleanza occidentale.

E l’Ucraina sta avviando l’iter per essere inserita nell’UE

Oltre tutto, si sta verificando già un interessante evento militare.

Se nei primi tempi della guerra si riteneva di fornire all’Ucraina solo armi considerate, a torto o a ragione, difensive, ora questo limite si va superando. In tal senso, ad esempio, la decisione della Repubblica ceca di fornire carri armati che, francamente, è difficile ritenere armi solo difensive. Anche da questo punto di vista, quindi, la minaccia russa rivolta contro Paesi che avessero deciso di aiutare militarmente l’Ucraina, pare aver avuto scarso effetto, per usare un eufemismo.

Se quindi la guerra proseguirà, per tutta una serie di motivi, che in parte abbiamo cercato di spiegare, è probabile che si concentrerà in un’area del Paese. Peraltro riteniamo che in Russia non siano contenti dell’allargamento della Nato a Svezia e Finlandia e qualcuno, probabilmente, ne chiede il conto a Putin. Putin e la Russia possono continuare nella loro propaganda, anche atomica.

Ma sanno bene che tentare l’opzione atomica significa anche che loro stessi sarebbero esposti ad una pesante controreazione atomica. Altrimenti, se la logica ha un senso, la Russia dovrebbe attaccare anche Finlandia e Svezia. Ma se ha potuto farlo contro la prima, è stato proprio perché ancora non esisteva la Nato e l’ombrello atomico che difende i Paesi alleati. A meno che non voglia, appunto, rischiare pesanti ripercussioni militari. La storia, comunque, ancora una volta insegna.

Forse non tutti sanno che anche la Germania nazista stava approntando propri ordigni atomici. Ma la guerra è stata vinta da chi li aveva ottenuti per primi. La Germania dovette infatti rinunciare per carenza di materiale.

Come andrà a finire in Ucraina e perché l’Ucraina continuerà ad essere una spina nel fianco della Russia?

A tale quesito abbiamo in gran parte già risposto nei precedenti punti. Riteniamo quindi che la guerra, se si potrarrà, riguarderà parte del territorio ucraino, in particolare concentrandosi attorno alla regione del Donbass. Sarà però una spina nel fianco della Russia, come lo fu l’Afghanistan.

Non fosse che perché una guerra o guerriglia, destinata a protrarsi, riguarderà anche la quasi certa fornitura di materiale bellico da parte occidentale, in forma ufficiale o meno. Pertanto, difficilmente si assisterà ad uno scontro in campo aperto, come quello tra due eserciti. E sappiamo, appunto, com’è finita in Afghanistan. Paese che è rimasto una spina nel fianco russo per molto tempo. Probabilmente la stessa cosa succederà con l’Ucraina. Nulla, quindi, che abbia a che fare con una escalation verso una terza guerra mondiale.

Il motivo è sempre lo stesso: deterrenza atomica

Ed anche su questo punto, historia docet

Non tutti lo sanno, ma prima della cessione di testate atomiche ereditate dall’Unione sovietica, era proprio l’Ucraina la terza potenza atomica mondiale. Guarda caso, nessuno ha mai pensato di attaccarla, fin tanto che ha mantenuto queste armi. La stessa situazione che riguarda Paesi protetti da un ombrello atomico, e che, proprio per tale motivo, possono considerarsi ragionevolmente al sicuro. Per concludere, in questo articolo abbiamo cercato di illustrare verità storiche e mistificazioni sulla riunione storica di territori. Con particolare riferimento all’attualità geopolitica.