Per ottenere agevolazione e bonus, o semplicemente per iscrivere i figli all’Università oggi è necessario l’ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente). Questo indicatore ci permette di pagare le tasse in base alla fascia di reddito di appartenenza o di poter fare domanda di bonus vari. Ma cosa succede per la vendita della casa, i soldi ricevuti fanno aumentare l’ISEE? Verifichiamolo.
Compilazione della situazione patrimoniale ai fini ISEE
L’ISEE si compone dalla compilazione della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), che contiene la sezione del patrimonio mobiliare (quadro FC2).
Ai fini di compilazione della situazione patrimoniale, bisogna indicare la giacenza media di tutti i deposti su conto correnti bancari, postali. Per il 2020 deve essere indicata la giacenza media del 2018. Vanno inseriti anche gli eventuali BTP, CCT, buoni postali fruttiferi, fondi comuni di investimento, o strumenti finanziari simili.
Vendita della casa, i soldi ricevuti fanno aumentare l’ISEE?
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Nella situazione immobiliare, bisogna indicare gli immobili con valore rivalutato ai fini del calcolo dell’IMU. La percentuale di possesso ed eventuale quota del mutuo.
La vendita della casa comporta un ingresso di soldi su conto corrente, a prescindere da come sarà utilizzato successivamente, ha comunque una influenza sulla giacenza media.
Quindi, entrerà a far parte automaticamente nel valore ISEE in base a un calcolo ben preciso.
Nel caso se si venda un immobile e con l’introito si acquista un nuovo immobile, bisogna cancellare il vecchio immobile dall’ISEE e indicare il nuovo che fa parte del patrimonio mobiliare.
Nell’ISEE bisogna indicare il valore di tutti i cespiti posseduti alla data del 31 dicembre dell’anno precedentemente, indipendentemente dal periodo di possesso dell’immobile. Ad esempio, se la casa è acquistata a gennaio 2019, dovrà essere indicata nella DSU del 2019 in poi.
Se le informazioni non corrispondono o ci si dimentica di inserire qualche conto o buono? Sarà l’Agenzia delle entrate ad effettuare i dovuti controlli.
In questi casi rilascia l’ISEE con difformità e omissioni, che si può sempre correggere.