Il vintage sta andando molto bene negli ultimi anni. Oggetti, vestiti e macchine da scrivere o per cucire sono ricercate. Quindi dobbiamo provarci. Proviamo a vendere le vecchie macchine da scrivere e guadagnare.
Raramente utilizzate e quasi dimenticate dopo l’avvento dei personal computer, le macchine da scrivere sono diventate oggetti di antiquariato. Se ne abbiamo alcuni modelli che stanno accumulando polvere in soffitta informiamoci circa il loro valore. Potrebbero essere modelli ambiti e ricercati dai collezionisti.
I primi modelli che ci vengono alla mente quando pensiamo alle macchine da scrivere sono senza dubbio quelle della Olivetti. Eppure, a meno che non siamo in possesso di un pezzo particolare, il valore di queste macchine è piuttosto basso. Le Studio 46 hanno un valore di 50 euro, le 22 e le 32 non raggiungono i 100 euro. Ma se in soffitta abbiamo un M40 allora potremmo superare i 300 euro, una M20 del 1920 supera i 400 euro. È necessario che siano in buone condizioni e prive di danni. Questi valori cominciano a far venire l’acquolina in bocca.
Vendere le vecchie macchine da scrivere: i modelli più ricercati
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È una bella attività vendere le macchine da scrivere che abbiamo ereditato. Se il nonno ci ha lasciato una Remington siamo fortunati. Se si tratta di un modello N. 7 del 1899 allora il nonno ci voleva proprio bene. In buono stato di conservazione il suo valore può andare dai 500 euro fino a superare i 2.000 euro.
Anche se abbiamo una macchina da scrivere della Yost non ci va male. Il valore partirebbe dai 500 euro e a seconda dei modelli potrebbe salire in maniera interessante. Il modello 20 del 1912 vale più di 1.800 euro. Questi sono i valori che vengono assegnati ai modelli più rari. Possiamo superare anche i 2.000 euro, come per esempio con la Unica Pitch Braille per non vedenti. Difficile da reperire, chi la possiede può scatenare una vera e propria asta.
Si possono guadagnare cifre anche importanti
Con i modelli più rari si possono guadagnare cifre importanti ma è difficile possedere una Yost modello 20 o una Underwood di fabbricazione USA per l’Italia degli inizi del Novecento. Sono pezzi che superano i 2.000 euro ma non è facile trovarli. Più semplice è avere in soffitta una Hammond Multiplex del 1913 che vale 400 euro. Oppure una Triumph N.15 del 1930 che vale 750 euro.
Tornando alla Olivetti, il marchio italiano più conosciuto, una macchina Lettera 22 può valere più di 200 euro, una Lettera 35 più di 300 euro, una Valentine si aggira sui 200 euro. Altri marchi che potremmo possedere sono le Scheidegger che non arrivano a 200 euro, la Everest modello 90 che potrebbe superare i 300 euro e la Royal Portable che potrebbe valere poco meno di 300 euro. I modelli vintage sono tanti e tutti ci permettono di guadagnare. Se ne abbiamo uno, questo è il momento giusto per provare a portare a casa l’affare.