Ereditare case e terreni da un parente defunto è senza dubbio una cosa positiva. Soprattutto nei casi di assenza di debiti da parte del defunto. Ogni bene attivo è una buona cosa per chi eredita. Ma occorre fare attenzione a determinate cose. Perché ereditare beni come terreni e fabbricati, può essere negativo dal punto di vista delle tasse. Gli adempimenti non mancano e non si riducono solo all’obbligo della dichiarazione di successione.
Vedova ed eredi pagheranno multe e sanzioni all’Agenzia delle Entrate se non fanno questa dichiarazione obbligatoria anche senza successione e volture
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Una volta ereditati case e terreni da un parente defunto, su questi beni si pagano le tasse. Si inizia con l’obbligo di dichiarazione di successione, ma non solo. Si pagano le imposte di successione per lasciti ereditari complessivamente superiori a 1.000.000 euro. Ma a prescindere dall’entità del lascito, si pagano sempre le imposte ipotecarie, catastali, le imposte di bollo e i tributi speciali. Poi si pagano i diritti per la voltura catastale che è necessaria agli eredi per comparire sulle visure. Ma non finisce qui. Infatti i terreni e i fabbricati devono essere inseriti nelle dichiarazioni dei redditi di ciascun erede.
730 e terreni e fabbricati ereditati
Su terreni e fabbricati si paga l’IRPEF. E nel modello 730 vanno indicati i terreni e i fabbricati ereditati, a prescindere dalla dichiarazione di successione. Nel 730 il contribuente deve indicare i giorni di possesso dell’immobile, che partono dalla data del decesso. L’apertura della successione infatti parte proprio dalla data del decesso. E naturalmente lo stesso contribuente deve indicare la rendita catastale dell’immobile con relativa quota di possesso. Il contribuente deve indicare nel 730 del 2022 i beni ereditati nel 2021.
Anche se non è stata fatta la successione, un erede deve recuperare le visure catastali del defunto. La rendita catastale deve essere riportata per intero. Sul 730 inciderà la percentuale di possesso. Per esempio, tre eredi dovranno indicare il 33% di possesso a testa. Se l’apertura della successione è avvenuta il primo giugno 2021 i giorni di possesso sono 214. Il calcolo della tassa sarà sul 33% del valore del bene e su 214 giorni. Vedova ed eredi pagheranno multe e sanzioni se non adempiono a questo obbligo. Nel caso in cui il coniuge superstite ha il diritto di uso della casa di abitazione invece, deve essere lui ad inserire il 100% del valore del bene nella sua dichiarazione dei redditi. In questo caso gli altri eredi non devono fare assolutamente niente.
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