Vediamo come calcolare le ferie che ci spettano in busta paga

busta paga

È sempre importante conoscere quali sono i nostri diritti di lavoratori. Uno di questi è quello alle ferie e, se non godute, dobbiamo essere in grado di quantificale. In quest’articolo, quindi, vediamo come calcolare le ferie che ci spettano in busta paga. Inoltre, saper leggere il cedolino, permette al dipendente di verificare l’esattezza del calcolo effettuato dal datore di lavoro. Partiamo col dire che la legge riconosce il diritto alle ferie a tutti i lavoratori subordinati, con contratto a tempo indeterminato o, anche determinato. Sono, invece, esclusi da tale diritto i lavoratori che non sono assunti come dipendenti. Quindi, ad esempio, i collaboratori coordinati e continuativi, i lavoratori a progetto, i lavoratori autonomi con partita IVA, ecc.

Le ferie spettanti ai lavoratori

Ai lavoratori subordinati, appena elencati, e aventi diritto alle ferie spettano almeno 4 settimane di ferie all’anno. Queste corrispondono a 26 giorni di riposo, per chi lavora 6 giorni a settimana oppure, invece, a 22 giorni, in caso di settimana con 5 giorni lavorativi. A fronte di ciò, i contratti collettivi o individuali di lavoro possono attribuire un numero di giorni maggiore, ma mai inferiore. Stabiliti quanti giorni di ferie all’anno sono concessi, veniamo al dunque e cerchiamo di capire come calcolare le ferie in busta paga. Anzitutto, occorre munirsi di un programma di elaborazione delle buste paga. Grazie ad esso, possiamo controllare i giorni di ferie e i permessi maturati, goduti e residui. Sicché, il lavoratore potrà rilevare, di mese in mese, se ci sono eventuali difformità, nel qual caso dovrà comunicarlo all’azienda.

Vediamo come calcolare le ferie che ci spettano in busta paga

Ma vediamo cosa accade se si accumulano le ferie perché queste non sono state godute dal lavoratore. Ebbene, anzitutto, poiché il diritto alle ferie è irrinunciabile, il dipendente non può perdere le ferie maturate. Ciò, neppure se queste non vengono godute entro i termini previsti dalla legge o dal contratto collettivo. In più le ferie, di regola, non possono essere nemmeno monetizzate, salvo che in due casi. Il primo caso ricorre se il contratto collettivo o individuale di lavoro assegnano un numero di giorni superiore al minimo di legge. In tal caso, le giornate aggiuntive possono essere monetizzate. Inoltre, la monetizzazione è sempre dovuta in caso di cessazione del rapporto di lavoro.

Approfondimento

Avvicinandosi il periodo estivo ci interessa sapere entro quale lasso di tempo il datore di lavoro deve confermare le ferie richieste dal lavoratore

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