Se stiamo rovistando in soffitta e abbiamo intenzione di fare pulizia, prestiamo attenzione ai vecchi oggetti della nonna. In passato al posto delle valigie si ricorreva a delle casse che se firmate potrebbero avere un valore prezioso al giorno d’oggi. Ecco gli oggetti più rari da far valutare.
La definizione di cappelliera è custodia per cappelli, ma le cappelliere venivano utilizzate in passato anche come valigie da affiancare ai bauli. Non c’erano le comodità di adesso, i nuovi prodotti hanno fatto finire alcuni pezzo di antiquariato in soffitta o negli scantinati dove si è accumulata la polvere.
Si tratta di veri e propri tesori nascosti da cui potremmo ricavare cifre importanti. Per esempio, una cappelliera Vittoriana degli inizi del Novecento potrebbe valere 600 euro, se in buone condizioni. Una cappelliera di grandi dimensioni della fine dell’Ottocento anche se usata e con difetti visibili potrebbe valere 150 euro. Quelle inglesi sono le più ricercate. Se abbiamo qualche esemplare in stile coloniale dei primi del Novecento in tela e cuoio potremmo rivenderla a un prezzo di 190 euro. Quelle foderate possono raggiungere anche i 300 euro.
Come farli valutare
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Vecchie cappelliere e bauli in soffitta non dovrebbero mai essere buttati via. I vecchi bauli da viaggio valgono una fortuna. Quelli dell’inizio del Novecento, soprattutto degli anni Trenta, che si utilizzavano per i viaggi lunghi, con i fermi in cuoio e gli interni in stoffa potrebbero vale anche 1.000 euro. Un baule da viaggio prodotto da Rève de Bagages tra il 1920 e il 1940 in condizioni originali potrebbe essere valutato da un collezionista fino a 6.000 euro.
Per la valutazione possiamo chiedere informazioni alle gallerie della nostra città. Su internet possiamo fare delle ricerche sui siti specializzati. Catawiki e eBay sono sempre d’aiuto. Quando si tratta di cappelliere, bauli o cimeli di famiglia potremmo contattare Barnebys.it, si tratta di una società molto conosciuta e apprezzata, proprietaria di ValueMyStuff che si occupa di valutazioni gratuite. Se il pezzo potrebbe avere un valore alto, possiamo ricorrere ai servizi premium che ci informare sui valori d’asta.
Vecchie cappelliere e bauli in soffitta, Louis Vuitton ci rende ricchi
Un discorso a parte meritano i bauli da viaggio antichi della Louis Vuitton. Entriamo in un universo davvero interessante, ricco di opportunità e possibilità di forti guadagni. Secondo i collezionisti, il baule Louis Vuitton del 1929 appartenuto al principe Zaistem-Zalessky varrebbe 60 mila euro. Se ne abbiamo uno simile dovremmo proprio farlo valutare. Prezzi incredibili per altri modelli antichi dello stesso marchio. Un baule francese del 1920 potrebbe valere 20 mila euro, uno da stiva del 1910 in legno arriverebbe a 25 mila euro.
Da tenere d’occhio i bauli da cabina rivestiti in pelle. Quelli dei primi anni del Novecento sono quotati 16 mila euro. Se ne abbiamo uno della fine dell’Ottocento potremmo arrivare a 35 mila euro. È naturale che molto esemplari abbiano segni di usura, ma in questo caso il valore non diminuirebbe. Devono essere stati conservati al meglio e devono essere originali. Tutti gli oggetti da viaggio di questi periodi storici sono fondamentali per i collezionisti di antiquariato. Potrebbero ricevere valutazioni elevate soprattutto se a lungo fuori dal mercato e considerati introvabili. Avere qualcosa di raro paga sempre. Approfittiamone.