Vantaggi e svantaggi nutritivi di alcuni cereali come grano, mais e altri

cereali orzo

Quando sentiamo parlare di orzo, mais, avena, frumento e miglio, ci vengono in mente i prodotti alimentari della nostra tavola. Alcuni non sono solo dei nostri giorni, ma da quando l’uomo ha cominciato a coltivare la terra. I cereali accompagnano la vita degli uomini da millenni. Naturalmente come tutti i prodotti che fanno parte della nostra dieta bisogna conoscerne nei vantaggi e svantaggi.

Intanto si chiamano cereali proprio per indicare la loro origine. Si tratta infatti di semi che crescono nel terreno. Ora la dea romana protettrice dei campi era appunto Cerere. Da qui il nome di cereali, che indica  non solo i semi, ma anche i loro frutti, come le spighe di grano, d’orzo, di mais e tanti altri.

Come i cereali sono giunti sino a noi

Per la storia si può ben pensare che i cereali abbiano avuto un’importanza capitale per rendere le popolazioni nomadi più stabili. Dapprima i cereali si utilizzavano come semplici semi da conservare e da trasportare ogni volta che si cambiava sede. Fu solo quando s’iniziò a piantarli, che se ne scoprì il loro potere riproduttivo. Allo stesso tempo nacque una selezione per scegliere solo i grani più forti, che potesse garantire un raccolto anche per gli anni successivi.

Un poco alla volta si fecero delle farine e nacquero anche i pani. In Cina era molto sviluppata la coltivazione del miglio, il mais invece presso gli Aztechi e gli Incas. L’avena in Inghilterra che veniva data soprattutto ai cavalli. Mentre il frumento ben presto prese il posto dell’orzo. Quest’ultimo, essendo povero di glutine, dava un pane un po’ difficile da digerire. Vediamo allora le caratteristiche nutritive dei diversi cereali, che hanno in comune di essere buone fonti di carboidrati.

Vantaggi e svantaggi nutritivi di alcuni cereali come l’avena e il grano

L’avena era soprattutto utilizzata come mangime per il bestiame, essendo anche a basso valore nutritivo. Infatti è molto ricca di cellulosa, che allunga la digestione. Inoltre favorisce la peristalsi intestinale. Tuttavia si può ricavare un latte con l’avena utile anche in cucina. Questo cereale contiene alcune sostanze che potrebbero rappresentare per alcuni degli allergeni, per cui non è tollerata da tutti. Tuttavia si utilizza in genere per chi soffre di astenia sia fisica che mentale.

Con l’avena è difficile produrre un pane, a meno che non si mischi la sua farina con quella di grano. Quest’ultimo è il cereale migliore per produrre un buon pane. Esistono di due tipi di farina di grano, quella  fatta con grano tenero e quella col grano duro. Quest’ultimo è più ricco di glutine. Per fare il pane, si utilizza naturalmente la farina di grano tenero, mentre quella di grano duro è piuttosto riservata per la pasta.

Grano saraceno e mais

Il grano saraceno è originario dell’Asia, mentre il mais viene dall’America Centrale. Il primo è un alimento molto nutritivo e ha i vantaggi e svantaggi nutritivi di alcuni cereali. Con esso si produce una pasta tipica, i pizzoccheri. Proprio per le sue caratteristiche è un tipo di grano, che si può consumare in inverno. Altra caratteristica è quella d’essere un cereale privo di glutine.

Il mais è conosciuto anche come granoturco, meno nutriente rispetto al frumento, anche se si assomiglia per quantità di nutrienti. L’olio di mais è a zero colesterolo, ricco di grassi insaturi utili ad abbassarlo. Tutti conoscono il mais perché in molte zone si prepara la famosa polenta. Tradizionalmente si frantumava il mais e se ne preparava un decotto con del miele. Se ne prendeva per combattere i malanni della stagione fredda, come catarro, raucedine e raffreddore.

Sono questi alcuni vantaggi che offrono i grani più utilizzati oltre a qualche svantaggio.

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