È uno dei grandi dilemmi della storia della cucina: è meglio la margarina o il burro? Non è facile rispondere perché sono due prodotti decisamente diversi, con pro e contro in ognuno di essi. Una cosa però li accomuna: non dobbiamo assumerli troppo spesso per evitare guai alla salute. Cerchiamo allora in questo articolo di analizzare vantaggi e svantaggi di assumere burro e margarina, seguendo consigli e avvertimenti della nonna. Entrambi i prodotti fanno parte della tradizione culinaria italiana ed è giusto sapere esattamente cosa contengono.
La prima differenza tra i due
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Vantaggi e svantaggi di assumere burro e margarina, seguendo consigli e avvertimenti della nonna, ma partendo da una differenza sostanziale:
- la margarina è un prodotto completamente vegetale;
- il burro ha invece origini animali.
Cos’ha il burro più della margarina
Il burro, pur essendo quindi un prodotto naturale, è decisamente grasso, con una quantità elevata di colesterolo e grassi saturi. Senza contare che bisogna stare molto attenti alla sua cottura, perché quando raggiunge temperature elevate, rischia di emanare delle sostanze tossiche. Mediamente 100 grammi di burro contengono ben 750 cal. Decisamente non poche. Dalla sua però, essendo un derivato diretto del latte, il burro contiene anche vitamine A e D, acido linoleico e lecitine, sostanze grasse utili, ma che non danneggiano il nostro organismo.
Perché utilizzare invece la margarina
La margarina nasce quindi come un prodotto di origine vegetale, che però subisce delle trasformazioni chimiche. Molto spesso, tra i suoi ingredienti, ne troviamo anche alcuni di scarsa qualità. Per questo, a parità di prodotto, la margarina costa meno del burro. E, dobbiamo fare anche molta attenzione, perché queste sostanze contenute nella margarina possono alla lunga danneggiare la salute.
Il suo vantaggio più grande è quello di essere priva di colesterolo e assumibile da coloro che soffrono di intolleranza al lattosio. Nell’industria alimentare moderna, la margarina ha visto comunque evolversi negli ultimi anni la sua qualità, con l’introduzione anche degli acidi omega3 e di alcune vitamine. Ricordiamo, però, che se il prodotto non è di elevata qualità, le fasi di raffinazione cancellano i nutrienti contenuti.
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