Non c’è cosa migliore del rinvenire casualmente oggetti da collezionismo a casa. Il vero problema semmai è conoscere il reale valore di ciò che possediamo.
Anche perché è dote abbastanza rara essere esperti di numismatica, ovvero del valore storico, culturale ed artistico della moneta nel corso della storia. Anche se per essere più precisi è bene parlare di collezionismo delle monete. Un mercato che comunque vede in Italia moltissimi appassionati e cultori, vista l’incredibile abbondanza di materia prima. Ad ogni modo per avere un oggetto dal valore di 2.000 euro non serve avere un fiorino d’oro della Repubblica di Firenze oppure una dracma d’argento d’epoca imperiale romana. Ma può bastare un semplice pezzo che tutti avremo in mente e che raffiguravano il dio Vulcano: valevano 50 lire ma oggi sono una fortuna incredibile. Vediamo quali sono.
Un buono stato di conservazione è decisivo sul mercato delle monete
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Partiamo dal presupposto che un valore del genere è raggiungibile con uno stato di conservazione pari a quello del fior di conio, ovvero della moneta intatta. Nulla impedisce però che in qualche contenitore in casa possano trovarsi in buono, od ottimo, stato. Anch’essi dal valore di centinaia di euro. Sono le 50 lire del 1958, ed hanno una grafica a molti nota: sulla fronte, il volto di profilo di una donna accompagnata dalla dicitura “REPVBBLICA ITALIANA”; sul retro, l’immagine di Vulcano, dio romano del fuoco e distruttore, intento a plasmare nelle fucine il ferro. Ai due lati della figura, rappresentata nuda ma di spalle, le specifiche L.50 e l’anno, il 1958. Un periodo sicuramente fortunato della nostra storia: era l’anno del massimo boom industriale ed economico, quando il nostro Paese, sorto dalle ceneri della guerra, riusciva a ritornare un luogo di benessere, speranza e prosperità.
Il valore in caso di ottime condizioni è comunque di rilievo: almeno 200 €. In fior di conio, fino a 2.000 €. Ma occhio, perché non sono le uniche monete dal valore nominale di 50 lire a rappresentare il fiore dei desideri dei collezionisti del genere. Infatti, poiché il primo anno di produzione di quella moneta era il 1954, molti tagli di quegli anni sono ricercati. Peraltro le tirature erano ancora limitate.
Valevano 50 lire ma oggi sono una fortuna
Ad esempio, le 50 lire del 1957, quelle del 1959, ed infine quelle del 1961 (anno ufficiale di chiusura del boom economico italiano) sono presenti sul mercato con valori di circa 600 €. Le più antiche, del 1954, paradossalmente non hanno lo stesso valore, vista la maggiore tiratura. Insomma, l’anno è la componente decisiva. Vale comunque la pena dare un’occhiata all’interno dei nostri cassetti.
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