Vacanze gratis per i pensionati, ecco chi ne ha diritto e perché

Vacanze gratis per pensionati-Foto da pixabay.com

Anche se è passato il ferragosto, siamo ancora nel pieno dell’estate. Il caldo di questi giorni lo ricorda costantemente e la voglia di vacanza è sempre tanta, sia per i lavoratori che per i pensionati. Vacanze ed estate vanno di pari passo, ma alla luce dell’inflazione e dell’aumento del costo della vita, le vacanze sono diventate un autentico lusso per tanti italiani. Vacanze gratis per i pensionati? Ecco cosa fare e a chi toccano.

Soprattutto per pensionati che prendono assegni bassi. Per questo assume importanza maggiore, se parliamo di pensionati, un sostegno che l’INPS offre a determinati titolari di pensione per soggiorni termali. Lo strumento dell’INPS si chiama esattamente “Cure Termali” ed offre contributi economici per favorire l’accesso a questo genere di trattamenti ad alcune categorie di pensionati.

Vacanze gratis per i pensionati, ecco chi ne ha diritto e perché

Per favorire l’accesso alle cure termali di alcuni pensionati l’INPS offre un aiuto economico che molti pensionati ogni anno sfruttano. Le cure termali oggetto di questo strumento, sono delle autentiche terapie naturali con acqua e fango che pare servano per prevenire alcune patologie e per curarne altre. Dai problemi articolari alle problematiche cardio-respiratorie, dai problemi di pelle a quelli dell’apparato digerente. Sono questi i settori della salute dove pare che queste cure termali sortiscono i benefici maggiori.

Ma come dicevamo, oggi vacanze e soggiorni benessere come possono essere considerate queste cure, sono costosi. E se inflazione, costo della vita, bollette e tasse spingono a ridurre i lussi comprese le vacanze, anche il fatto che le pensioni siano spesso di importo basso, contribuisce a rendere il contributo INPS spesso l’unica via per poter godere di questi trattamenti.

Cure termali, per chi sono e quando si possono richiedere?

Naturalmente non tutti i pensionati possono godere di queste agevolazioni da parte dell’INPS perché devono rispettare alcuni requisiti. Oltretutto non c’è automatismo ma il pensionato deve presentare una domanda all’INPS entro una determinata data di scadenza annuale. L’INPS ogni anno emana dei bandi specifici a cui i contribuenti e pensionati devono attenersi. Quelli 2023 sono scaduti a maggio anche se il soggiorno termale è ammesso fino a dicembre 2023.

In linea di massima viene chiesto sempre al pensionato di non superare una determinata soglia reddituale (23.000 euro per i bandi 2023).

Per presentare domanda serve anche la prescrizione del medico curante dove si attesta la necessità di determinate cure da parte del pensionato richiedente. Le cure termali possono essere sfruttate se negli ultimi due anni non sono stati sfruttati altri strumenti simili da parte dell’INPS. Per il 2023 il contributo era pari a 400 euro per gli iscritti al Nuovo Fondo Mutualità ex Ipost, se la struttura dove passare il soggiorno era convenzionata INPS. Altrimenti il contributo scende a 300 euro. Invece è pari a 500 e 400 euro per gli iscritti al Vecchio Fondo Mutualità ex Ipost.

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