Chi pensa che le uniche vacanze belle siano quelle care in realtà ignora che con la conoscenza dei luoghi si riescono a trovare delle ottime alternative anche a prezzi molto contenuti. Certo, bisogna cercare bene su internet, chiedere consigli e affidarsi al parere degli esperti. Magari si tratta di città, borghi o zone di cui non si conosceva nulla prima, ma anche in questo sta la bellezza del viaggio. Addirittura, davvero in pochi sapevano sulle nostre coste c’è una località che in molti chiamano la Miami del Mediterraneo. Dunque, sono molte le cose che non conosciamo e di conseguenza non c’è cosa più bella che lasciarsi guidare. Ad esempio, ecco la vacanza ideale a basso costo in questo borgo che dista pochissimo dalle coste siciliane.
Una meraviglia del Capo Bon
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Molto spesso basta una carta geografica per farsi guidare verso una scelta per delle vacanze che piacciono a tutti. In particolare, se guardiamo poco ad Est dalla punta orientale della Sicilia troveremo una penisola che si dirige verso Nord. Parliamo della penisola del Capo Bon, punto più settentrionale dell’Africa, che offre al visitatore un grande riserva naturale. Anche se siamo geograficamente vicini ad Hammamet, siamo lontanissimi da quel flusso di turisti che invade la cittadina ogni estate.
Invece, a Capo Bon troviamo il borgo di Nabeul che ha una storia millenaria. Già Tucidide ne parlava nella sua “Guerra del Peloponneso”, e siamo intorno al 400 avanti Cristo. Ciò significa che il borgo ha più di 2.400 anni di storia e ciò si evince anche dalla sua cultura e da ciò che tutti i popoli hanno lasciato nel loro passaggio. Troviamo fenici, romani, bizantini, arabi, turchi e molti altri popoli ad aver reso Nabeul ciò che è oggi. L’etimologia del nome è greca e Nabeul vuol dire città nuova, proprio come Napoli.
Vacanza ideale a basso costo in questo borgo sulle onde cristalline del mediterraneo
Il borgo attuale presenta, oltre a un facilissimo accesso a delle spiagge libere di sabbia con un’acqua azzurrissima, la classica disposizione delle piccole città arabe e mediterranee. Vicoli stretti, case che nascondono giardini e piazze con luoghi di ritrovo e di culto. Chi mastica un po’ di francese può tranquillamente farsi capire in zona, dato che Capo Bon, Nabeul e tutta la Tunisia sono state protettorato francese dal 1881 ai primi anni 50 del Novecento.
Infine, per quanto riguarda l’aspetto gastronomico segnaliamo la forte vicinanza con la cucina dell’Andalusia spagnola o della Sicilia.
Approfondimento
Non il mare cristallino ma moltissimi canali rendono questo borgo medievale davvero incantevole