Quando si effettuano lavori di ristrutturazione e si vuole accedere alle agevolazioni fiscali previste dal Bonus Ristrutturazioni , bisogna rispettare degli adempimenti posti come condizione. Talune opere di ristrutturazione sono, ad esempio, soggette a Comunicazione Inizio Lavori Asseverata (CILA); altri possono essere soggetti a Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) e così via. Ma cosa accade se il lavoro di ristrutturazione da eseguire non è soggetto ad alcuna comunicazione abilitativa? Ecco come utilizzare la dichiarazione di atto notorio per lavori di ristrutturazione non soggetti a CILA o SCIA.
Un esempio pratico è la sostituzione di una caldaia
Indice dei contenuti
Uno dei lavori agevolabili, secondo quanto previsto dal Bonus Ristrutturazioni 2020, è la sostituzione di una caldaia come fonte di riscaldamento. Si tratta di un’attività di manutenzione straordinaria che, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, è lavoro agevolabile. La stessa AdE, infatti, ha pubblicato delle FAQ all’interno del proprio sito istituzionale, che fugano ogni dubbio al riguardo.
Essa ha chiarito che, trattandosi di manutenzione straordinaria, la sostituzione della caldaia da diritto ad ottenere l’agevolazione fiscale in questione. L’installazione di una caldaia non è, però, una tipologia di attività per la quale è prevista la compilazione di una CILA o di una SCIA; non si tratta insomma di un lavoro per il quale è necessario ottenere un titolo abilitativo per esempio dal proprio Comune. E allora, come si procede?
La dichiarazione di atto di notorietà
Utilizzare la dichiarazione di atto notorio per lavori di ristrutturazione non soggetti a CILA o SCIA è la soluzione. Si potrà cioè sostituire la caldaia e richiedere la detrazione Irpef del 50% del costo sostenuto da ripartire in dieci quote annuali di pari importo. Sarà, tuttavia, necessario compilare una dichiarazione di atto notorio da firmare e consegnare al Comune nel quale il lavoro viene eseguito. Sul web, possono trovarsi tanti Fac-simile che agevoleranno l’attività di compilazione.
Il riferimento della dichiarazione di atto notorio è all’articolo 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445. Nel modello, ci si dichiarerà consapevoli delle sanzioni penali previste dall’ 76 del D.P.R. 28.12.2000 n.445, nel caso in cui si dichiarasse il falso. La dichiarazione dovrà essere poi sottoscritta e datata dall’interessato e protocollata in Comune. Sarà necessario conservarne una copia per eventuali controlli successivi dell’AdE.