A livello mondiale il 2022 è stato un anno molto complesso non solo a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ma anche per le crescenti tensioni in altri punti del pianeta, basti pensare a quanto sta accadendo tra Cina e Taiwan. Eppure in un contesto così complicato, Generali Assicurazioni sono riuscite a chiudere il migliore bilancio della storia: 6,5 miliardi di euro di utili che hanno consentito di attribuire un dividendo di 1,16 € ad azione, in crescita di oltre l’8% rispetto a quello dello scorso anno. Utili record, dividendo oltre il 6% e massimi storici: come potrebbe essere il maggio di Generali Assicurazioni?
Se i punti di forza e di debolezza del titolo, e le attese di breve periodo sono state ampiamente discusse in un precedente articolo, oggi discuteremo le prospettive di medio/lungo termine.
Utili record, dividendo oltre il 6% e massimi storici: come potrebbe essere il maggio di Generali Assicurazioni? La parola all’analisi grafica
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Il titolo Generali Assicurazioni (MIL:G) ha chiuso la seduta del 28 aprile a quota 18,88 €, in ribasso dello 0,66% rispetto alla seduta precedente.
Time frame settimanale
La proiezione in corso è rialzista e tutti gli indicatori sono impostati al rialzo. Inoltre, le quotazioni hanno superato al rialzo il primo ostacolo lungo il percorso rialzista che porta in area 22 €. Prima di questo traguardo, però, c’è l’ostacolo rappresentato dai massimi storici, area 20 €, che va superato. Un primo indizio di ulteriore forza rialzista, quindi, potrebbe arrivare dalla rottura di area 20 €. Da notare che le azioni Generali Assicurazioni stanno acquisendo una forza relativa superiore a quella del Ftse Mib.
Ovviamente una chiusura settimanale inferiore a 18,677 € potrebbe fare scattare una nuova gamba ribassista.
Time frame mensile
Anche a livello mensile la proiezione in corso è rialzista ed è alle prese con la resistenza rappresentata dai massimi storici superati i quali le quotazioni potrebbero spingersi fino in aera 25,5 €.
Una chiusura mensile inferiore a 18,178 €, invece, potrebbe portare a un’inversione ribassista.