Gli amanti del giardinaggio e coloro che hanno il pollice verde hanno una risorsa in più da oggi. Si tratta di un piccolo trucco estremamente utile. Viene dalla saggezza antica e l’agricoltura biologica lo sta riscoprendo. Cade a pennello nel caso di uno degli ortaggi più colorati e saporiti che possiamo far crescere nel nostro giardino e che sembra un po’ un tubero per il modo in cui cresce: il ravanello.
In realtà si tratta di una piantina veramente utile in cucina e soprattutto benefica. Tra le sue qualità, quella di fornire vitamina B in abbondanza al corpo. Molti lo considerano ancora poco per le ricette, nonostante pure le foglie si possano utilizzare per realizzare una formidabile zuppa. Cresce poi tutto l’anno. Anche se è la primavera il periodo in cui si semina. Il problema però riguarda il rapporto del ravanello con le erbe infestanti. Per questo usiamo la falsa semina per coltivare in primavera. Ma ecco in cosa consiste, andando per ordine.
Un brutto scherzo che tiriamo alle erbe infestanti
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Un ostacolo veramente fastidioso della coltivazione dei ravanelli è costituito dalle erbe infestanti. Queste ne condizionano la crescita e ne rendono difficile la raccolta. Per risolvere il problema all’origine, potremmo adottare un utile accorgimento che viene dalla saggezza antica. Quello cioè di simulare una semina. L’inconveniente di questo metodo consiste nel ritardo che porterebbe nel ciclo della coltivazione. Ma questo aspetto lo vedremo tra poco.
Spesso non ci pensiamo, ma le erbe infestanti crescono proprio grazie alle stesse sostanze nutrienti delle altre piante. Tutto ciò che bisogna fare è smuovere il terreno e lavorarlo. Facciamo proprio come se stessimo procedendo normalmente, senza però gettare semi. Aggiungiamo un pochino di compost, se questo fosse necessario per la semina reale, e un po’ di acqua, se il terreno fosse molto secco. In un certo senso stiamo volontariamente nutrendo i semi dormienti delle erbe infestanti. Aspettiamo l’acqua piovana e vedremo il fuoriuscire di queste erbe.
Usiamo la falsa semina per coltivare in primavera questo ortaggio saporito e benefico perfetto per insalate e zuppe
Non resta poi altro da fare che armarsi di un rastrello ed estirparle. Facciamo attenzione a non rimescolare troppo il terreno. Questo potrebbe riavvicinare al livello del suolo altri semi. Una volta concluse le operazioni, abbiamo un terreno pronto ad ospitare i ravanelli. Ricordiamoci infine che la raccolta avverrà circa un mese dopo questo momento.
Come accennato, ci sono anche dei piccoli inconvenienti. Il ciclo della cultura, con la falsa semina, viene ritardato. Nulla di insormontabile per molti, perché si tratta di un periodo di circa 15 giorni di attesa rispetto al normale ritmo di marcia. Inoltre, per il tempo della pratica, la terra rimane, per così dire, scoperta. Ma nonostante questo, la nostra coltivazione di ravanelli ne rimarrà, verosimilmente, avvantaggiata.