Con l’arrivo di gennaio sono tanti gli ortaggi che possiamo portare sulle nostre tavole. Un esempio è la verza, una crucifera ricca in particolare di vitamina K, A, B, C ed E nonché di sali minerali come potassio, calcio e magnesio.
C’è chi la mangia cruda in squisite insalate, chi preferisce stufarla in padella e chi la usa per preparare risotti o minestre. Si presta anche a numerose ricette tradizionali di alcune regioni. L’esempio più famoso è la cassoeula milanese, anche nota come bottaggio. Usiamo anche quest’ortaggio invernale ricco di vitamine e sali minerali per preparare un piatto tradizionale saziante e perfetto per la cena.
Una pietanza tipica della Lombardia
Pur essendo particolarmente diffusa a Milano, questa ricetta è nota e apprezzata in tutta quanta la Lombardia. Si pensi che a Parabiago si tiene ogni anno la Sagra di San Michele e che il suo piatto simbolo è proprio la cassoeula.
È uno stufato che ha come ingredienti principali la verza e le parti più povere del maiale. Nella zona di Pavia se ne usano le costine, a Como la testa del maiale e a Milano i piedini. Come dice anche un proverbio locale, una buona cassoeula è appiccicosa e assolutamente non brodosa o liquida. Nasce come una pietanza povera e grassa e tale è rimasta fino ai giorni nostri. Nonostante la semplicità degli ingredienti è molto sostanzioso e sazia facilmente. Pertanto, si serve a cena come piatto unico.
Gli ingredienti per prepararla (dosi per 4 persone)
Indice dei contenuti
- 1 kg di verza;
- 800 g di costine di maiale;
- 8 salamini verzini;
- 400 g di luganega;
- 1 cipolla;
- 2 coste di sedano;
- 2 carote;
- q.b. burro, vino bianco, sale e pepe.
Usiamo anche quest’ortaggio invernale ricco di vitamine e sali minerali per preparare un piatto tradizionale saziante e perfetto per la cena
Dopo aver pulito e lavato la verza, farla appassire in una pentola coperta e a fuoco basso. Rosolare nel burro le costine, i salamini bucherellati e la luganega tagliata a pezzi. Prendere una seconda casseruola e rosolare in altro burro un trito di cipolla, sedano e carote. Appena si doreranno, aggiungere anche la carne.
Sfumare con un bicchiere di vino bianco secco. Versare all’interno della casseruola le verze e poi dell’acqua bollente. Mettere il coperchio e far cuocere a fuoco basso per un paio di ore, fin quando la carne non si staccherà dalle ossa. Durante questo lasso di tempo mescolare e, se necessario, aggiungere acqua di tanto in tanto, senza esagerare. A fine cottura, regolare di sale e pepe. Spegnere la fiamma e lasciare riposare un quarto d’ora. Infine, servirla magari assieme ad un bicchiere di Lambrusco, tipologia di vino che si accompagna bene ai piatti a base di maiale.