Uno studio statunitense rivela chi sono le donne a rischio di una precoce osteoporosi

osteoporosi

Nonostante sia stato continuamente ripetuto che il fumo nuoce gravemente alla salute, purtroppo continua ad essere una forte attrazione anche per i giovani. I dati rivelano che il numero dei giovani fumatori è in costante aumento, specialmente quello delle donne, tanto che in Italia sono 4 milioni le donne che hanno quest’abitudine, mentre gli uomini diminuiscono.

In questo articolo scriveremo di uno studio statunitense che rivela chi sono le donne a rischio di una precoce osteoporosi.

In Europa la mortalità femminile per tumore polmonare ha superato quella per il tumore al  seno. Inoltre, sempre tra le donne, aumentano i casi di infarti e ictus.
Forse pochi sanno che il fumo può provocare, specialmente nelle donne, una osteoporosi precoce e una fragilità ossea anche in giovane età.

Uno studio statunitense rivela chi sono le donne a rischio di una precoce osteoporosi

Cosa è l’osteoporosi

Quando invecchiamo le ossa perdono la loro massa, diventano più sottili e fragili, a tal punto da poter sfociare in osteoporosi. Questa patologia comporta un elevato rischio di fratture ossee come la rottura del polso, del femore o delle vertebre. Interessa un po’ tutti ma, principalmente le donne dopo la menopausa.

Perché il fumo danneggia le ossa

Uno studio statunitense, ad opera dei ricercatori del Cincinnati Childrens Hospital Medical Center ha rivelato che, gli effetti dannosi del fumo di sigaretta si presentano già in giovane età. Il fumo non solo fa male alla salute per i tanti motivi che già conosciamo, ma indebolisce così tanto le ossa che col trascorrere del tempo, queste si possono fratturare facilmente. Le giovani donne che fumano hanno maggiori probabilità di andare incontro ad osteoporosi, rispetto ad una loro coetanea che non lo fa.
Alcune sostanze chimiche sprigionate dal fumo hanno un effetto tossico perché rendono le ossa più fragili, aumentano il rischio di fratture e diminuiscono l’attività degli osteoblasti, cellule specializzate nella produzione del tessuto osseo. Infatti, per svolgere il loro compito gli osteoblasti combinano la vitamina D e il calcio e necessitano dell’ossigeno portato dal sangue. Il fumo altera questo scambio togliendo energia agli osteoblasti.

Prevenire l’osteoporosi è possibile

Anche se una parte del rischio di incombere nell’osteoporosi deriva dalla genetica, si può agire sui fattori di rischio acquisiti e modificabili. Oltre ad evitare il fumo, bisogna seguire gli altri quattro punti cardine per la prevenzione dell’osteoporosi e conoscere il tipo di attività fisica da svolgere per favorire la salute dello scheletro.

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