Alcuni di noi sono fieri del loro lavoro e delle lunghe ore fuori casa. Per molto essere stacanovisti. Tra straordinari e lunghe giornate di lavoro, però, a volte portare a termine i nostri compiti più avere effetti decisamente negativi. Se questa era una cosa già conosciuta, ora uno sorprendente studio ci svela che lavorare questo numero di ore a settimana può perfino costarci la vita.
Il karoshi
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Prima ancora dello studio di cui parleremo in seguito, sono stati in molti ad accorgersi che il troppo lavoro poteva portare alla morte. Tra questi sono spiccati i giapponesi, che hanno coniato un termine apposito, karoshi, che significa appunto “morte da troppo lavoro”. In Giappone non è infatti raro per i dipendenti delle aziende fare accumulare mese dopo mese moltissime ore di straordinario. In altri casi il lavoro può essere continuo senza un solo giorno di pausa.
Non è quindi raro che il fisico di queste persone non regga ai ritmi e allo stress. La morte, in molti casi, sopraggiunge per attacco cardiaco anche negli individui più giovani e generalmente sani. Uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità uscito proprio in questi giorni ci dà però qualche dettaglio in più.
Morire di troppo lavoro
Uno sorprendente studio ci svela che lavorare questo numero di ore a settimana può perfino costarci la vita: 55. Ebbene sì, secondo questo studio condotto in 194 Paesi lavorare 55 o più ore a settimana può essere pericolosissimo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità solo nel 2016 sono morte ben 750,000 persone a causa del troppo lavoro. Le più diffuse cause di morte erano cardiopatie ischemiche e icuts.
Quando non ha ucciso, in ben 23 milioni di casi il troppo lavoro ha comportato malattie e disabilità. Una settimana lavorativa normale, secondo lo studio, era di circa 35-40 ore, quindi massimo 8 ore al giorno per 5 giorni. Se quindi avere successo sul lavoro per alcuni può essere importante, non dobbiamo sacrificare la nostra salute, o perfino la nostra vita, per il lavoro.