Ecco un’incredibile pianta dall’aspetto inquietante e affascinante da provare a coltivare nel giardino. Cresce nelle foreste tropicali del sud est asiatico e il suo nome scientifico è Tacca chantrieri. I suoi fiori, detti ”del diavolo”, sono di colore viola-nero oppure bianco e la forma di ombrello. Inoltre sono dotati di estrosi filamenti scuri lunghi un metro e mezzo, che ricordano i baffi di un gatto. I loro stami somigliano a tanti occhi, che sembrano osservare chi li sta guardando. Hanno una grandezza di circa 40 centimetri e terminano con una coda biforcuta. Proprio tutti quanti questi particolari conferiscono alla pianta un aspetto simile a quello di un pipistrello ad ali aperte. La forma sofisticata, le dimensioni e i colori la rendono una di quelle più affascinanti del regno vegetale.
Questa pianta così insolita torna utile nella medicina tradizionale cinese. Nello specifico, le sue radici sono usate per il trattamento dell’ulcera gastrica, dell’epatite, delle bruciature e della pressione alta.
Un’incredibile pianta dall’aspetto inquietante e affascinante da provare a coltivare nel giardino
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Prima di provarci, è bene sapere che è una pianta difficile, ma non impossibile, da coltivare. Ama un livello elevato di umidità dell’aria, per questo motivo sarebbe una soluzione ottimale, quella di coltivarla in una serra tropicale umida. Teme le temperature al di sotto dei 12°C e quelle al di sopra dei 25°C. È importante posizionarla in un luogo molto luminoso, dove non ci sono correnti d’aria e non è esposta alla luce diretta del sole. Va messa in un vaso contenente foglie morte, corteccia di pino schiacciata e fibre di cocco e fertilizzata con osmocote.
Poiché ha bisogno di molta umidità, mettere il vaso su un piatto pieno di palline di argilla da mantenere umide. In estate la si deve innaffiare con regolarità, mentre in inverno è bene ridurre le annaffiature. Tranne se la pianta si trova in una serra riscaldata. La sua fioritura avviene nel periodo di tempo compreso tra aprile ed agosto e deve essere reimpiantata ogni tre anni.
