Il collezionismo di monete è un’attività che, anche se svolta per passione, comporta un grande dispendio di tempo e di denaro.
Infatti, per trovare esemplari unici e rari, bisogna non solo cercare e documentarsi, ma anche esser pronti a sborsare cifre davvero considerevoli.
Basti pensare a questa serie di monete da 20 lire, che insieme potrebbero valere intorno ai 54.000 euro. Per non parlare di questa moneta da 50 lire, che potrebbe valere fino a 379.500 euro.
In questo articolo, invece, parleremo di una moneta altrettanto particolare ma decisamente più abbordabile, sia da trovare che da acquistare.
Un’incredibile fortuna travolgerà chi possiede queste preziosissime 100 lire che tutti desiderano
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Una delle monete più ricercate e ambite dai collezionisti è la cosiddetta 100 lire “Italia marinara”, coniata dal 1931 al 1933. Oggi, in particolare, analizzeremo l’aspetto ed il valore della prima moneta della serie, quella appunto emessa nel 1931.
Sul dritto di queste 100 lire troviamo il volto del re, rivolto verso sinistra, che indossa il Collare dell’Annunziata. Sui bordi abbiamo la scritta “VITTORIO EMANUELE III RE”; mentre in basso vi è il nodo savoia. Al di sotto di quest’ultimo vi sono incisi i nomi degli autori “G. ROMAGNOLI” e “A. MOTTI. INC”.
Sul rovescio, invece, vi è al centro una figura femminile, allegoria dell’Italia. Rappresentata in piedi sulla prua di una nave, ella possiede nella mano destra un ramoscello d’ulivo, mentre in quella sinistra una fiaccola. Sulla prua della nave possiamo anche intravedere l’incisione di un fascio rivolto verso destra.
Lungo i bordi troviamo sulla sinistra la scritta “ITALIA”, mentre sulla destra il valore nominale “L. 100”. Infine, appena al di sotto del valore nominale, troviamo l’anno di coniazione “1931” con l’anno dell’Era Fascista “IX E-F”.
Valore della moneta
Coniate in oro 900, queste 100 lire avevano un diametro di 23,5 millimetri ed un peso di 8,8 grammi.
Come spesso accadeva in quell’epoca, anche questa moneta fu coniata esclusivamente per i privati che ne facevano espressamente richiesta. Questi ultimi, però, oltre a fornire il metallo prezioso, dovevano anche pagare alla Zecca il diritto di coniazione, pari a 22 lire al chilogrammo.
Dal momento che in quell’anno furono emessi 22.923 esemplari, attualmente questa moneta ha una classificazione numismatica pari a “C”, quindi comune.
Per questo motivo, il valore massimo si aggirerebbe intorno ai 1.300 euro se in Fior Di Conio.
Tuttavia esiste anche un’altra versione, molto più rara, che potrebbe valere un mucchio di soldi. Infatti, se sul rovescio troviamo la scritta “PROVA”, la moneta potrebbe valere anche più di 15.000 euro. Quindi, ecco perché un’incredibile fortuna travolgerà chi possiede queste preziosissime 100 lire che tutti desiderano.
Approfondimento
In arrivo un mucchio di soldi per chi possiede questa preziosissima moneta