Unicredit ha ottenuto l’autorizzazione dalla Banca Centrale Europea per l’aumento della partecipazione in Commerzbank fino al 29,9%. In base alle informazioni contenute nella nota diffusa dall’istituto di credito, il gruppo guidato da Andrea Orcel si appresta a diventare leader europeo nel settore.
La vicenda, tuttavia, potrebbe vedere ulteriori sviluppi e colpi di scena perché si attendono le decisioni del nuovo Governo tedesco, formato dalla coalizione Cdu-Spd. Finora il Cancelliere uscente Olaf Scholz aveva visto con ostilità l’interesse di Unicredit verso Commerzbank e il Governo aveva deciso di mantenere la detenzione del 12% delle quote della banca.
Il leader della Cdu, Friedrich Merz, invece, sarebbe più propenso alla costruzione di un nuovo colosso bancario europeo, grazie al suo passato in BlackRock, il fondo che possiede il 7% di Unicredit e il 5% di Commerzbank.
Il nuovo Governo tedesco è favorevole alla fusione Unicredit-Commerzbank?
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Il cambio di rotta alla guida della Repubblica Federale di Germania potrebbe giovare a Unicredit, visto che l’investimento in Commerzbank porterebbe a una rivincita dell’economia tedesca. Sarebbe molto strano vedere Merz opporsi al progetto, soprattutto in virtù del suo piano di puntare sul sistema finanziario per rilanciare l’industria e le infrastrutture.

Il nuovo Governo tedesco è favorevole alla fusione Unicredit-Commerzbank?
Questo, ovviamente, non significa che il Governo tedesco accetterà passivamente ogni possibile azione di Orcel diretta all’acquisizione dell’intera quota del capitale di Commerzbank, ma l’ipotesi di una fusione tra i due gruppi potrebbe essere più realistica.
Non si può negare che i mercati stanno rispondendo positivamente alle mosse di Unicredit, che sta registrando rialzi da circa una settimana. Questo trend ottimistico potrebbe avere importanti ripercussioni sulla Germania, visto che la quota di partecipazione detenuta dal Ministero delle Finanze in Commerzbank è stata oggetto di una rivalutazione di circa un miliardo di euro dall’inizio delle trattative con Unicredit.
Creare un colosso italo-tedesco, sotto la guida sinergica di Orcel e del Governo di Berlino, sarebbe un ottimo punto di partenza per promuovere la spinta economica e produttiva della Germania. La rinascita, infatti, non può prescindere dalla presenza e dall’azione delle istituzioni finanziarie.
La partecipazione di Bank of America potrebbe giovare all’Italia
Un altro dato potrebbe spingere la cavalcata di Unicredit: Commerzbank ha reso noto che il 10% delle azioni con diritto di voto è posseduto dal gruppo statunitense di Bank of America, istituito al banchiere italo-americano Amadeo Peter Giannini, che è da sempre molto attento alle mosse dei colossi bancari europei.
Difficilmente il Governo tedesco reagirà a future mire espansionistiche della società americana sulla banca di Francoforte per scatenare una vera e propria guerra finanziaria. Di conseguenza, l’accordo Unicredit-Commerzbank potrebbe essere la soluzione più favorevole per tutti e, in particolare, per l’Italia, vera e propria vincitrice.