Una vera e propria pioggia di euro sui fortunati possessori di queste vecchie bottiglie di vino

bottiglie di vino

Gli italiani sono un popolo che ama ed apprezza il proprio vino. Sappiamo anche bene che il classico mezzo bicchiere di rosso a pasto fa bene alla circolazione, ma abusarne no. Non ci soffermeremo però in questo articolo sui benefici o meno di bere il vino, ma su quelle bottiglie che possono rivelarsi veri e propri tesori. Una vera e propria pioggia di euro sui fortunati possessori di queste vecchie bottiglie di vino, magari nascoste in cantina e in taverna.

Capita molto spesso di ereditare dai nonni o dei genitori una collezione di bottiglie che per anni adornava gli scaffali delle taverne di casa. Bellissime e coloratissime da vedere, alcune anche con un filo sottile di polvere strategica, hanno sempre attirato l’attenzione degli ospiti. Eppure, proprio tra queste, potrebbe essercene più di una di valore notevole. E a proposito di bottiglie se abbiamo sempre bevuto la birra dalla bottiglia impareremo a non farlo più, ecco perché.

Il record dei record

Se amiamo frequentare i siti di aste online, potremo tranquillamente vedere che i vini sono ancora oggi tra gli articoli da collezione più in voga. Non c’è asta settimanale che non contenga qualche bottiglia di estremo valore. Giusto per gradire, il record attuale per una bottiglia di vino è legato a un Borgogna particolarmente pregiato. Annata 1945, termine della guerra, vino francese Romanée Conti, battuto all’asta a una cifra che ha superato i 560.000 euro.

Una vera e propria pioggia di euro sui fortunati possessori di queste vecchie bottiglie di vino

Potrebbe stupirci anche il fatto che tra i vini più preziosi al Mondo ce ne siano anche di zone non famosissime per i propri vitigni. È il caso di una vera e propria icona, apprezzatissima dai collezionisti, che viene addirittura dalla Crimea. Terra che ha dato origine a uno degli Sherry più costosi in assoluto: quello di Massandra del 1775. Una bottiglia di questo vino liquoroso è andata all’asta addirittura da Sotheby, per la modica cifra di 32.000 euro.

Un vino da collezionare ma non da bere

Vediamo un vino che ogni tanto viene citato anche nei film come esempio da collezionare, ma non da gustare. Parliamo di un Bordeaux dell’epoca napoleonica addirittura, che fa letteralmente impazzire i collezionisti. In questo caso parliamo oltretutto di una bottiglia unica, passata di mano tra vari collezionisti di altissimo livello. Uno Chateau Lafite del 1787 battuto all’asta per quasi 120.000 euro. Ovviamente casi come questi sono più unici che rari, mentre potremmo davvero avere qualcuno di questi vini italiani di valore:

  • Amarone della Valpolicella, sempre più ricercato, che può superare i 1.000 euro;
  • Barolo Monfortino che si aggira sempre sulla stessa cifra;
  • Masseto della Toscana, di uva Merlot, attorno ai 700 euro;
  • Brunello di Montalcino Riserva sempre attorno ai 700 euro;
  • Refosco del Friuli del valore di circa 600 euro.

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