Si può scovare una vacanza perfetta tra mare e montagna, ai tempi del Covid? Questa estate, vissuta all’ombra del distanziamento sociale, pone in tanti l’interrogativo di quali posti prediligere, per abbassare il rischio. Ora, nessun luogo potrà garantire la certezza assoluta dei contagi zero. Ma una possibile destinazione, con tutte le premesse, potrebbe essere il Molise. Non a caso il New York Times ha inserito questa regione italiana tra le prime 52 mete al mondo da preferire nel 2020. Un viaggio alternativo, Covid-free (a stare ai dati ufficiali dei contagi). Immerso in diversi possibili itinerari tra storia, arte e natura. La piccola regione ha il dono di essere montuosa nell’entroterra e poi collinare, fino al mare Adriatico. Offre così percorsi perfetti per gli amanti del verde, dei borghi unici e ricchi di storia e di cultura, o del sole e del mare, lungo le sue coste. Tra i tanti, vi segnaliamo quattro posti poco conosciuti del Molise. Per regalarsi una vacanza perfetta, tra mare e montagna, ai tempi del Covid.
Santuario della Vergine SS. Addolorata a Castelpetroso
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Il complesso sorge presso un piccolo borgo della provincia di Isernia, abitato da circa 1.500 anime. Qui è l’insieme stesso dell’edificio di culto che merita la visita. La natura circostante e le fattezze esterne ed interne del Santuario regalano infatti al visitatore emozioni uniche e originali. Guglie fiabesche e di un insolito marmo bianco, in perfetto stile neo-gotico, si stagliano, tra il verde intenso dei boschi circostanti. Il Santuario è posto più a valle del luogo, in cui nel 1888 avvennero le apparizioni della Vergine. La Madonna Addolorata apparve, infatti, prima a due pastorelle del posto e successivamente anche al Vescovo di Bojano.
Una vacanza perfetta tra mare e montagna ai tempi del Covid: Sepino
Si tratta di un piccolo borgo, sito in provincia di Campobasso, alle pendici del Monte Matese. Detta “la piccola Pompei” perché conserva una ricca area archeologica, di origine romana. Del posto infatti si apprezzano le belle mura di cinta, le porte di accesso in pietra, i resti tipici degli antichi edifici. Suggestivi e da non perdere, sono anche il macellum ed il teatro romano. Quest’ultimo oggi sicuramente l’edificio meglio conservato di Saepinum. Ha un diametro maggiore di circa 61,5 metri e poteva contenere fino a circa 3.000 persone.
Pietracupa
Il nome del paesino trae origine dal latino “cupa”, ossia botte, luogo profondo, vuoto. Il borgo è infatti arroccato su una montagna, ricca di grotte e di cavità naturali. Queste furono usate come rifugio dai saccheggi degli arabi e dei saraceni. In seguito, sono stati nascondigli per i briganti e per i partigiani. Nella cavità più grande, scavata dal tempo e dai Celestini, c’è una suggestiva chiesa rupestre, con pareti di pietra nuda. Di forma circolare, ha le panche disposte intorno ad un altare tondo ricavato da una macina di mulino.
Una vacanza perfetta tra mare e montagna ai tempi del Covid
Il quarto posto molisano che vi segnaliamo è il Ponte Tibetano di Roccamandolfi. È in metallo e letteralmente sospeso nel vuoto, come il genere richiede, per un’esperienza da brivido. La zona è la riserva naturale del torrente Callora. Un posto perfetto quindi per gli amanti della natura, del trekking, delle lunghe passeggiate tra i boschi. In definitiva, un Ferragosto davvero alternativo e lontano dal turismo di massa. Tra i vari, segnaliamo il sentiero “dei fringuelli”, che dal paese costeggia il torrente, ed ricco di salite, discese, e tanti scorci suggestivi. Suggeriamo infine di fare una visita anche al castello longobardo, posto sul monte e raggiungibile poco oltre il Ponte Tibetano.