La frittura è un metodo di cottura diffuso in ogni continente. C’è chi sostiene che sin dai tempi dei faraoni, in Egitto si usasse questa modalità per cuocere i cibi. Gli estimatori più accaniti, sarebbero in grado di friggere qualsiasi cosa, e come dargli torto.
Molti potrebbero concordare sul fatto che la stessa materia prima, una zucchina ad esempio, fritta in “tempura”, risulti decisamente più saporita rispetto alla versione bollita.
Certamente, per una buona riuscita, è importante scegliere l’olio e gli strumenti adatti. In aggiunta però, anche il condimento è fondamentale che si adatti alle diverse tipologie di pietanze da friggere.
Ecco riportati alcuni esempi più comuni della tradizione culinaria italiana, a dimostrazione che esiste una tecnica di frittura adatta ad ogni piatto.
La frittura di verdure e ortaggi
Ortaggi e verdure quali melanzane, fiori di zucca, zucchine, funghi e cavolfiore si prestano ad essere “pastellati” prima di essere immersi nell’olio. La preparazione della pastella necessita dell’utilizzo di ingredienti basilari, facilmente reperibili in ogni cucina. Basterà unire acqua e farina ad un pizzico di sale per ottenere un composto denso che si presta ad essere fritto, in mille modi diversi.
Patate e pizza
Le patate e l’impasto di pizza di solito vengono fritti “al naturale”. Per le patate, il procedimento è semplice: basta sbucciarle e tagliarle per ottenere la forma che si desidera. È inoltre caldamente consigliato asciugare le patate prima di friggerle.
L’impasto della pizza può essere fritto in piccoli pezzi, ottenendo così quello che viene comunemente definito “gnocco fritto”. In alternativa, la pizza può essere ripiena a mo’ di calzone.
Come friggere il pesce e come la carne
Per pesci come totani, gamberetti e capitone si utilizza il metodo dell’infarinatura. In sostanza, questi prodotti vengono intinti nella farina permettendo che l’acqua venga assorbita e siano asciutti prima di friggere.
La carne, come ad esempio la famigerata cotoletta alla milanese, prevede una impanatura a base di pangrattato. Durante il primo passaggio la carne si passa nell’uovo sbattuto. Successivamente, la si ricopre di pangrattato. Poi si condisce a piacere con ingredienti come prezzemolo, parmigiano, paprika e molto altro ancora.
Dolci e frutta
Anche i dolci si possono cuocere attraverso questa tecnica. Un esempio tipico sono struffoli e frittelle di mele. I primi sono fritti al naturale e poi conditi con il miele. Le frittelle, invece, sono “pastellate” e poi cosparse con dello zucchero a velo.
Quindi, a seconda della necessità, esiste una tecnica di frittura adatta ad ogni piatto.
Ultimo appunto: prima di immergere ogni pietanza nell’olio di frittura è necessario che questo sia bollente per una buona riuscita del piatto.
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