Chi non conosce la pasta cacio e pepe? Si tratta di un piatto cult della cucina romana, oltre che del cavallo di battaglia di tantissimi cuochi amatoriali. Esistono tante versioni di questa ricetta, ma quella originale è unica e irripetibile.
Delle tante variazioni ce n’è una in particolare che è assolutamente gustosissima e aggiunge degli aromi particolari all’intero piatto. La ricetta che vogliamo far conoscere ai nostri Lettori è quella dello chef Errico Recanati, che la propone nel suo ristorante.
Si tratta di variante davvero “ardente”, che vuole ben 7 tipi diversi di pepe come condimento. Altra particolarità è quella di essere realizzata con spaghetti alla brace. Come pochi e semplici accorgimenti che tutti possono fare a casa, ecco come una ricetta super nota diventa incredibile con il tocco di questo chef stellato.
Una miscela “esplosiva”
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Gli ingredienti sono semplici: a persona bisogna contare
- 100 grammi di spaghetti quadrati di grano duro;
- 70 grammi di pecorino di fossa;
- 60 grammi di parmigiano stagionato 30 mesi;
- una miscela di pepi.
Bisogna tenere presente due indicazioni particolari.
La prima è che la pasta deve essere scelta tra le qualità più consistenti, perché il passaggio alla brace potrebbe rovinarla.
La miscela di pepi deve essere, inoltre, una selezione che lo chef Recanati consiglia così: pepe bianco indonesiano, selvatico del Madagascar, verde vietnamita, nero di Sichuan e di Sarawak, lungo dell’Himalaya e Timut nepalese.
Insieme, queste spezie doneranno al piatto un incredibile aroma, che la cacio e pepe standard non può possedere.
Una ricetta super nota diventa incredibile con il tocco di questo chef stellato
Questo il procedimento. Per prima cosa si prepara la pasta, che va normalmente lessata per circa 8 minuti in acqua bollente salata.
A questo punto bisogna fermare la cottura, passando gli spaghetti prima in acqua a 60 gradi e poi in acqua fredda.
Ora viene la parte divertente e particolare di questa ricetta. Gli spaghetti così trattati vanno cotti alla brace per altri sei minuti. Chef Recanati consiglia di utilizzare la tecnica del cappello, perché intensifica il calore di cottura e soprattutto i profumi della brace. In questo modo lo spaghetto acquisirà un caratteristico sapore del tutto nuovo.
Adesso è il momento di fare la crema utilizzando i formaggi scelti. Il pecorino di fossa e il parmigiano si scioglieranno nell’acqua di cottura della pasta. A questo punto bisogna mantecare con lo spaghetto alla brace e aromatizzare a piacere con la miscela di pepi.
I tocchi finali sono una grattugiata di pecorino fresco e un’ultima spolverata di pepe.