La banconota da 1.000 lire è stata sicuramente uno dei tagli più antichi e longevi di tutta la storia italiana. Essa nacque, infatti, ancor prima dell’unificazione, intorno al 1745-46 nel Regno di Sardegna, quando al comando vi era Carlo Emanuele III.
Le prime banconote da 1.000 lire emesse dallo Stato italiano, e stampante dalla Banca Nazionale del Regno d’Italia, invece, risalgono intorno al 1872-73. Da questo momento in poi, si succedettero diverse stampe che rimarranno impresse nella memoria e nella storia del nostro Paese.
Alcuni intramontabili esemplari che oggi potrebbero valere anche mezzo stipendio
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Tutti sicuramente ricorderanno la banconota da 1.000 lire raffigurante Maria Montessori, emessa dal 1990 al 1998. Oppure, ancor prima, quella contenente il ritratto di Marco Polo, che fu stampata a partire dal 1982 ed ebbe corso legale fino a giugno 1995.
Andando ancora indietro nel tempo, però, spiccano altre banconote dello stesso taglio, che oggi potrebbero valere un bel po’ di soldi. Ad esempio, abbiamo le 1.000 lire “Giuseppe Verdi” del 1° tipo, emessa dal 1962 al 1969 che, in base al numero di serie, potrebbe valere dai 150 ai 1.000 euro. Oppure quella del 2° tipo che, sempre in Fior Di Stampa, potrebbe valere dai 10 ai 650 euro.
Una preziosissima banconota da 1.000 lire stampata dopo la Seconda Guerra Mondiale
Queste cifre, tuttavia, sono niente in confronto a quelle che si potrebbero raggiungere nel caso di esemplari più datati, come quelli stampate dal 1947 al 1963. Stiamo parlando delle cosiddette 1.000 lire “Italia Ornata di Perle” che, come nel caso di alcune monete, potrebbero valere moltissimo.
Stampata in due versioni, una con il contrassegno “Testina d’Italia”, l’altra con il contrassegno “Medusa”, questa banconota è davvero molto particolare. Sul dritto, possiamo notare sulla sinistra il busto di una donna, allegoria dell’Italia, ornata con una collana e delle perle. La raffigurazione è tratta dalla celebre “Primavera” di Botticelli, in particolare da una delle “Tre Grazie”. Sul verso, invece, troviamo il valore nominale “1.000” nel centro e il Monogramma nell’ovale destro.
Il possibile valore attuale
Come dicevamo, queste banconote, prese in considerazione soltanto quelle in FDS, potrebbero valere molto, anche diverse centinaia di euro. Ne è un esempio quella emessa nel 1948 che, pur avendo una tiratura di oltre 13 milioni di pezzi, potrebbe valere tra i 250 ed i 900 euro. Oppure quelle emesse nel 1947 e nel 1949 che potrebbero valere anche 1.000 euro.
Tuttavia, l’esemplare che sembra essere più prezioso è un pezzo del 1947, con numero di serie “W000 000000”, classificato con una rarità R5. La particolarità di questa banconota è che non presenta il contrassegno di Stato, né le firme del governatore e del cassiere. Al centro, però, compare solo la scritta “SPECIMEN” ottenuta tramite perforazione. Ciò significa che l’esemplare non è altro che un campione che, a quei tempi, non aveva alcun valore legale. Oggi, però, può essere considerata una preziosissima banconota da 1.000 lire poiché la sua valutazione si attesterebbe intorno a cifre superiori ai 4.000 euro.