Tra qualche giorno ci lasceremo alle spalle il mese di agosto ed entreremo ufficialmente in quello di settembre. Nel corso delle prossime settimane, quindi, assisteremo ad un progressivo cambiamento del clima e della natura intorno a noi. Anche nei nostri balconi e giardini, dunque, bisognerà adattarsi ed iniziare a coltivare delle piante in grado di resistere all’autunno e, possibilmente, all’inverno.
Tra le piante meno conosciute e più decorative della prossima stagione troviamo la barleria cristata, una pianta sempreverde da coltivare a settembre. Appartenente alla famiglia delle Acanthacee, essa è particolarmente apprezzata per la sua abbondante fioritura. Pur essendo originaria del sud Africa e dell’Asia, la barleria è diffusa un po’ ovunque nelle zone tropicali e nei Paesi con il giusto clima, come l’Italia.
Caratteristiche e struttura vegetativa
A livello strutturale, essa è provvista di una robusta radice tuberosa-fascicolata, dalle quali sbucano dei rametti cilindrici. Essi sono solitamente di colore marrone-verdastro, hanno un portamento arbustivo rampicante e sono ricoperti da bellissime foglie.
Queste ultime, oltre ad essere molto decorative, sono anche numerosissime. Hanno una forma ovata-lanceolata, sono di colore verde chiaro e sono ricoperte da una lanugine biancastra, che le rendono morbide al tatto.
Anche i fiori, che sbocciano in pieno autunno fino a dicembre inoltrato, sono altrettanto belli e decorativi. Essi, sono riuniti in infiorescenze formate da piccole brattee che avvolgono i fiori stessi. Questi ultimi sono tubolari e sono composti da una corolla di 5 petali, in genere di colore viola.
Una pianta sempreverde da coltivare a settembre con bellissimi fiori viola
Per ripararla dagli inverni più rigidi, è necessario piantare la barleria direttamente in vaso. Esso deve essere largo almeno 60 cm e profondo 70, così da agevolare lo sviluppo delle radici e degli arbusti. Per garantire una crescita corretta ed una fioritura abbondante, anche in giardino, la pianta va esposta in luoghi soleggiati per molte ore al giorno. Tuttavia, durante l’inverno, andrebbe riposta in ambienti che siano ben riparati dal freddo e dai venti gelidi.
Il terreno deve essere sciolto, ben drenato e ricco di sostanze organiche, mentre la frequenza delle innaffiature deve essere costante. In questo caso, però, è necessario fare attenzione ad evitare i ristagni idrici per non avere problematiche legate al marciume radicale.
Durante la primavera, infine, per facilitare la produzione di una nuova massa vegetale, potrebbe essere importante interrare del compost o del letame pellettato. Una corretta concimazione potrebbe anche preservare la pianta dagli attacchi di alcuni parassiti, come gli afidi che si annidano tra gli steli o le ascelle delle foglie.
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