I mercati azionari mondiali stanno attraversando un periodo molto complicato. L’incertezza regna sovrana tra gli operatori condizionati dai rialzi dei tassi delle banche centrali e dalle possibili recessioni economiche.
Così ieri le Borse europee hanno chiuso una nuova seduta in calo. La giornata è partita molto male per i listini del Vecchio Continente, sulla scia della chiusura negativa di Wall Street nella seduta di martedì. L’indice di fiducia dei consumatori statunitensi, al minimo degli ultimi 16 mesi, ha zavorrato la Borsa USA. Questo dato ha alimentato l’ipotesi che anche nel secondo trimestre l’economia USA posso andare in recessione. Nel primo trimestre dell’anno il PIL degli Stati Uniti si è ridotto dell’1,6%. Il dato è superiore a quello preliminare che segnava una flessione dell’1,5%.
L’Europa non sembra stare meglio. Adesso più di un analista azzarda l’ipotesi di una possibile recessione anche nel Vecchio Continente. Gli analisti di Morgan Stanley sono convinti che l’economia dell’area euro scivolerà in recessione nel quarto trimestre dell’anno. I rialzi dei tassi di interesse, che inizieranno con la prossima seduta della BCE del 21 luglio, freneranno la crescita dell’economia UE. Oltre al rialzo dei tassi sul PIL UE peserà anche la riduzione delle forniture di energia dalla Russi
Una paura sempre più concreta frena ancora le Borse e oggi a Piazza Affari attenzione a questi segnali
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Ieri a queste notizie le Borse europee hanno reagito negativamente. L’Euro Stoxx ha perso l’1%. La Borsa tedesca è calata addirittura dell’1,7%. Eppure in Germania l’inflazione a giugno ha rallentato, i prezzi al consumo sono saliti meno delle attese. La Borsa di Parigi ha perso lo 0,9% mentre quella di Londra ha limitato le perdite ad uno 0,1%.
La recessione è una paura sempre più concreta che frena anche il nostro listino. Ieri Piazza Affari ha avuto il risultato peggiore tra le principali Piazze europee. L’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha chiuso con un calo dell’1,2% a 21.833 punti. Tra le blue chips Saipem ha spiccato ancora una volta il volo con un rialzo del 7%. L’azione per la terza volta consecutiva è stata la migliore tra quelle a larga capitalizzazione. Invece sono stati venduti a piene mani i titoli dell’ex gruppo Fiat. Stellantis, Exor e CNH Industrial sono stati i titoli peggiori tra le blue chips.
Da un punto di vista operativo, l’indice maggiore della Borsa di Milano continua il movimento laterale all’interno di una precisa figura. Questo movimento laterale dura da quasi tre settimane e dimostra la forte incertezza che regna tra i grandi investitori.
Ieri il Ftse Mib ha toccato un minimo a 21.761 punti quindi oggi occorre monitorata la soglia dei 21.700 punti. Se i prezzi scendessero sotto questo livello potrebbero raggiungere rapidamente quota 21.500 punti. Al rialzo sarebbe positivo il superamento dei 22.000 punti che potrebbe portare i prezzi verso area 22.300 punti.
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