Con il caldo che comincia a diventare opprimente e un anno lavorativo sulle spalle, si sente sempre più il bisogno di staccare la spina. Gran parte delle persone va in ferie in agosto. I fine settimana di giugno e luglio sono quindi perfetti per fare delle belle gite fuori porta. In genere, mare e montagna sono i protagonisti delle vacanze. Per gite e weekend di solito si opta per la visita di città o piccoli borghi. Molto ambiti anche parchi, castelli e attrazioni naturalistiche come, ad esempio, le cascate. Nelle prossime righe parleremo di un luogo immerso nella natura. Andremo a scoprire una paradisiaca oasi di pace immersa nel verde dell’Umbria, da prendere come ispirazione per la prossima gita.
Le fonti del Clitunno
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Ci troviamo in provincia di Perugia, in località Campello sul Clitunno. Sulla via Flaminia, a metà strada tra Foligno e Spoleto. Le Fonti del Clitunno sono un parco naturalistico che si estende su circa 10.000 mq. Acque sorgive che corrono sottoterra, in alcuni punti emergono attraverso fenditure nella roccia e vanno ad alimentare un placido laghetto. La vegetazione lacustre che cresce sul fondo e i raggi del sole che colpiscono lo specchio d’acqua, gli donano incantevoli sfumature mai uguali. I colori dell’acqua variano infatti dal trasparente al blu profondo, passando per il verde ed il turchese. Tutt’attorno al lago, si sviluppa un romantico labirinto fatto di piccoli corsi d’acqua, cascatelle, ponti e sentieri. Il tutto, ovviamente, immerso in una natura rigogliosa che cambia forme e colori col trascorrere dei mesi e il mutare delle stagioni. Direttamente sulle acque del lago si affacciano salici e pioppi cipressini.
Una paradisiaca oasi di pace immersa nel verde cuore dell’Umbria perfetta per una gita o un weekend dove rigenerarsi
Per le sue caratteristiche, le Fonti del Clitunno sono quindi un luogo che trasmette pace e serenità. Si passeggia immersi nella natura, ascoltando il dolce sciabordio dell’acqua. Un luogo che consente di ristabilire quindi un rapporto diretto con la natura. Le Fonti del Clitunno erano note già agli antichi. Si dice infatti che lungo il corso del fiume sorgessero templi, ville e terme. I Romani, addirittura, ritenevano queste fonti sacre. I sacerdoti venivano in questo luogo proprio per interrogare il Dio Clitunno, personificazione delle acque del fiume.
Ancora oggi, in un punto abbastanza vicino alle Fonti, c’è il Tempietto del Clitunno, uno degli esempi più antichi di arte sacra umbra, nonché testimonianza del passato longobardo di Spoleto tra gli anni 558 e 774. Per questo motivo, il tempietto è stato inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, nel circuito dei siti “I Longobardi in Italia”.
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