L’attuale contesto economico mondiale farebbe sembrare che alle porte del ciclo economico ci sia un soft landing, ovvero un periodo di crescita moderata senza particolari eccessi inflattivi. In contesti similari, dal 1898 ad oggi, mercati azionari e materie prime hanno visto i loro prezzi salire per anni. Non abbiamo nemmeno stavolta, ragioni di pensare al contrario. Fra poco andremo a studiare i grafici di una materia prima che potrebbe aver segnato un bottom rilevante, prima però facciamo una piccola premessa.
Lo studio dei grafici
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Lo studio dei prezzi e dei loro grafici e di alcuni pattern permettono di capire con una probabilità abbastanza alta quale potrebbe essere la tendenza in corso e quali gli obettivi che potrebberi essere raggiunti nel breve o medio lungo termine. Questo non significa che si ha a che fare con una scienza perfetta, ma l’utilizzo permette di mantenere un buon polso della situazione e qualche probabilità più a favore.
Una materia prima che potrebbe aver segnato un bottom rilevante
Nei giorni scorsi abbiamo studiato i grafici dell’argento e dell’oro e i prezzi sembrerebbero orientati i a raggiungere obiettivi molto più in alto degli attuali nei prossimi anni. Oggi invece stiamo osservando con attenzione il grafico di breve e lungo termine dell’avena. Durante al gironata di contratatzione del 4 dicembre abbaimo letto un prezzo medio di 392..
Fra il dicembre 2022, aprile e novembre 2023, i prezzi si sono appoggiati su una trend line dinamica che potrebbe aver intercettato un minimo pluriennale.
Questo pattern verrebbe sconfessato da una chiusura settimanale inferiore ai 354. Il primo obiettivo che potrebbe essere raggiunto al momento è area 424 entro pochi mesi. la nostra sensazione è che il peggio possa essere alle spalle. Un segnale forte in merito verrebbe da una chiusura mensile superiore ai 406.
Questo è lo scenario che voene dettato dai nostri algoritmi matematici, poi si vedrà di volta in volta cosa accadrà .