Anche le liti pendenti sono una materia della nuova sanatoria delle cartelle. Oltre alla rottamazione delle cartelle e alla cancellazione di quelle più vecchie, anche la sanatoria delle liti pendenti. Solo che nessuno ne parla o ne parlano di meno. Eppure, è una parte della sanatoria che troviamo importante, perché agevola chi dopo aver avuto una cartella esattoriale ha promosso ricorso contro l’Agenzia delle Entrate
Molti contribuenti avranno la possibilità di pagare solo una minima parte dei debiti che hanno maturato. Ma solo a determinate condizioni prestabilite. E soprattutto facendo presto a presentare domanda.
Una fortuna se hai fatto ricorso contro le cartelle esattoriali, puoi pagare di meno
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Nel 2023 con la sanatoria delle cartelle si potrà davvero risolvere la situazione debitoria con il concessionario alla riscossione. La sanatoria va dalle cartelle più vecchie a quelle più nuove. Dai debiti con gli Enti Locali ai debiti con lo Stato e persino alle cartelle su cui ci sono stati avviati ricorsi e contenziosi. Ed è su questo che occorre produrre gli opportuni chiarimenti.
Perché le cartelle relative alle Agenzie Fiscali, alle amministrazioni pubbliche, comprese quelle previdenziali, se di importo inferiore a 1.000 euro e diventate ruolo entro il 2015, possono essere cancellate automaticamente senza domanda da parte dei contribuenti.
Le altre dello stesso genere, ma a carico degli Enti Locali, solo se questi ultimi aderiranno alla sanatoria, ma non cancellate, bensì con stralcio. In pratica, solo con sconti su sanzioni e interessi.
Le liti pendenti e perché sono lautamente scontate
Per le cartelle dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022, la rottamazione quater permetterà di godere di cancellazione sugli interessi di ritardata iscrizione a ruolo e sulle sanzioni. E poi di un pagamento rateale fino al 2027. Sono 18 rate trimestrali dal mese di luglio 2023 al mese di novembre 2027.
Per le liti pendenti, ovvero per quelle cartelle su sui il contribuente ha deciso di promuovere azione contro l’Agenzia delle Entrate, ecco che si potrà pagare in misura ridotta, e pari al 20% della cartella, se il contribuente aveva già vinto il primo grado di giudizio. Questo su debiti fino a 50.000 euro. Parliamo di ricorsi e di giudizi in Commissione Tributaria Provinciale e in Commissione Tributaria Regionale.
Se invece si era arrivati già al secondo grado di giudizio la situazione migliora. Ed ecco perché abbiamo detto che è una fortuna se hai fatto ricorso contro le cartelle esattoriali. Perché potrai beneficiari di una riduzione che porterebbe il valore della cartella esattoriale da pagare al 5%. Con un evidente sconto quindi, rinunciando a proseguire la contestazione e aderendo alla sanatoria delle liti pendenti entro il 16 gennaio 2023.