Da inizio anno a Piazza Affari c’è un settore che sta soffrendo non poco. Parliamo di quello Salute che alla chiusura del 20 ottobre ha registrato, a partire dalla prima seduta del 2023, un ribasso di circa il 9%. Eppure una coppia di azioni appartenente a questo settore ha dominato l’ultima seduta di Borsa aperta chiudendo nei primi tre posti dei migliori di giornata. La coppia di azioni cui facciamo riferimento è Amplifon e Diasorin. Cerchiamo, quindi, di capire se questa prova di forza è l’inizio di una fase rialzista oppure sono azioni così in ipervenduto che molti investitori potrebbero pensare che siano arrivate al capolinea del ribasso.
Interessante segnale rialzista sul titolo Amplifon: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo Amplifon (MIL:AMP) ha chiuso la seduta del 20 ottobre a quota 27,24 €, in rialzo dello 0,59% rispetto alla seduta precedente.
Dopo avere toccato nuovamente i minimi annuali, le quotazioni hanno accennato una reazione, ma senza troppa convinzione. Adesso, con la chiusura del 20 ottobre qualcosa potrebbe essere cambiato. Come si vede dal grafico, infatti, per la seconda seduta consecutiva le quotazioni hanno chiusura sopra la resistenza in area 27,07 €. Inoltre sia le medie che il TwoBarChart giornaliero hanno dato un segnale di acquisto. Potrebbero, quindi, essersi create le condizioni per una ripartenza al rialzo secondo lo scenario mostrato in figura.
Solo una chiusura giornaliera inferiore a 27,07 € potrebbe mettere in crisi lo scenario rialzista.
La prova di forza non cambia, almeno per ora, la sorte del peggior titolo azionario da inizio anno: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Diasorin (MIL:DIA) ha chiuso la seduta del 20 ottobre a quota 82,58 €, in rialzo dello 0,44% rispetto alla seduta precedente.
Queste azioni sono da inizio anno le peggiori tra le 40 a maggiore capitalizzazione. Al momento è in corso la proiezione ribassista indicata in figura e la prova di forza del 20 ottobre non ha cambiato il destino del titolo. Come si vede dal grafico, infatti, solo una chiusura giornaliera superiore a 83,33 € potrebbe indebolire il ribasso in corso e favorire una ripresa del rialzo.
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