L’Aran ha stilato il rapporto semestrale sulle retribuzioni dei lavoratori. In vista del rinnovo 2019/2021 ci sarà una busta paga stravolta nel bene e nel male per i dipendenti pubblici. Vediamo perché i sindacati sono sul piede di guerra a seguito di questa futura rivisitazione.
Purtroppo molti dipendenti pubblici resteranno con l’amaro in bocca dopo aver visto che la percentuale di incremento dello stipendio non è quella prospettata.
Da conti fatti, in base ai dati dello studio, gli statali avranno un aumento di 107 euro al mese al lordo dell’elemento perequativo. Molti nostri Lettori non hanno mai sentito parlare di questo termine.
Cos’è l’elemento perequativo
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L’elemento perequativo è una voce economica aggiuntiva nella busta paga di giugno. Questo strumento cerca di dare sostegno a quei lavoratori con redditi più bassi. Di solito la cifra è intorno a 458 euro, non incide sul TFR né sull’indennità di buonuscita, ma concorre ai fini pensionistici con l’INPS.
Quali dipendenti pubblici prenderanno più soldi
Dopo aver fatto questa precisazione, vediamo quanto prenderanno in più i vari dipendenti pubblici.
Gli infermieri prenderanno circa 97 euro senza elemento perequativo ed al lordo dell’indennità di vacanza che resta di 15 euro.
Anche i docenti non fanno i salti di gioia perché prenderanno 91,50 euro al mese in più. Tra i più bistrattati i dipendenti pubblici degli enti locali categoria A perché prenderanno circa 60,30 euro al netto dell’elemento perequativo ed al lordo dell’indennità di vacanza.
Dirigenti superfortunati
I dirigenti possono sperare di avere una busta paga molto più robusta perché a quanto pare l’aumento mensile è vicino ai 334 euro al mese. Sindacati e vertici dell’Aran non hanno ancora messo nero su bianco ma probabilmente per inizio febbraio l’accordo sarà fatto.
Le prospettive
Subito dopo, il Ministero della Pubblica Amministrazione e del Ministero dell’Economia e delle Finanze provvederanno ad emanare una direttiva destinando le risorse necessarie ai vari comparti del settore pubblico. Leggendo lo studio Aran, l’incremento dello stipendio mensile dei dipendenti pubblici è nella misura del 3,8% sempre senza includere l’elemento perequativo. Come abbiamo visto una busta paga stravolta nel bene e nel male per i dipendenti pubblici.