Una banconota nel portafoglio può valere una fortuna se ha queste caratteristiche

banconote

Solitamente, la fortuna sembra sempre favorire altri. Eppure, anche noi potremmo essere i felici possessori di alcuni oggetti che possono valere molto più del previsto. Succede con i vestiti, i giocattoli, i fumetti, i francobolli e con monete e banconote.

Infatti, gli appassionati di numismatica sono alla continua ricerca di pezzi rari. Magari si tratta di monete commemorative o banconote con errori di produzione che le rendono uniche al Mondo. Per questo motivo, una banconota nel portafoglio può superare di decine di volte il suo valore originale.

Scopriamo quindi quali sono i dettagli a cui fare attenzione per non farci scappare questi pezzi rari e (con loro) un’opportunità di guadagno.

A cosa dobbiamo fare attenzione

Per diventare un esperto di numismatica è necessario molto studio e bisogna districarsi fra tante informazioni sbagliate. Ci sono alcuni dettagli, però, a cui possono fare attenzione anche le persone inesperte.

Ad esempio, osservando il numero di serie delle banconote da 5, 10 e 20 euro potremmo notare qualcosa di insolito. Se infatti 4 o 5 dei numeri riportati sono tutti uguali e uno di seguito all’altro, ci troviamo davanti a una banconota piuttosto rara. Non parliamo poi delle banconote con numeri di serie molto bassi. Queste, infatti, potrebbero valere anche un centinaio di euro.

Osserviamo anche il filo d’argento delle banconote da 50 euro, posto proprio in corrispondenza del numero 5. Lo possiamo osservare in controluce e riporta il simbolo dell’euro e il numero 50. Alcune banconote, però, riportano un errore e cioè hanno un filo d’argento con scritto il numero 100. Questo è il classico caso in cui un errore di fabbrica può moltiplicare il valore della nostra banconota.

Una banconota nel portafoglio può valere una fortuna se ha queste caratteristiche

Un esperto di numismatica che viene citato spesso quando si tratta di stabilire la rarità di una banconota in euro è Guy Sohier. Lui ha definito la rarità dei pezzi della prima serie degli euro. Per farlo si riferisce al numero di serie posto sul retro della banconota. Si tratta di un codice alfanumerico che comincia con una lettera associata a un determinato Paese. Nel caso dell’Italia la lettera scelta è la “S”.

Secondo Sohier, quando questo codice presenta 10 numeri tutti diversi, si tratta di una banconota “non comune”.

Se una banconota presenta 10 numeri differenti allora si può classificare come “Non comune”. Se invece presenta sempre gli stessi 3 numeri ripetuti in vario ordine, avremmo in mano un pezzo “raro”, mentre se i numeri sono 2 sarebbe “estremamente raro”.

La fortuna, però, ha deciso davvero di sorriderci quando tutti i numeri sono uguali, perché in quel caso saremmo in possesso di una banconota “unica”.

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