Un uragano starebbe per abbattersi sulle Borse, ma oggi i mercati hanno preferito ignorare questa negativa profezia

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Oggi in Italia si festeggiava il 2 giugno, la festa della Repubblica. Banche e società finanziarie sono rimaste, perciò, chiuse ma la Borsa Milano era aperta. Piazza Affari, nonostante il forte calo del controvalore degli scambi in Borsa, ha chiuso in positivo, in scia alle Piazze europee.

Le Borse del Vecchio Continente hanno reagito con grinta alle due precedenti sedute consecutive al ribasso. Gli operatori non si sono fatti condizionare dalle dichiarazioni pessimistiche di 2 importanti esponenti del mondo finanziario. Invece, i mercati hanno preferito concentrarsi su un’indiscrezione che potrebbe spingere le Borse in recupero nelle prossime sedute.

Un uragano starebbe per abbattersi sulle Borse, ma oggi i mercati hanno preferito ignorare questa possibile sciagura

Ormai da diversi giorni inflazione e crescita economica sono le due preoccupazioni principali di chi opera in Borsa. Un’impennata dell’inflazione sia negli Stati Uniti che in Europa ha portato le banche centrali ad attuare strategie aggressive di politica monetaria. Il timore degli operatori è che queste politiche monetarie possano rallentare la ripresa economica e portare una nuova recessione dopo quella causata dalla pandemia.

Timori di cui si è fatto portavoce l’amministratore delegato di JP Morgan Jamie Dimon. Secondo Dimon i mercati si devono preparare al peggio perché un uragano starebbe per colpire le economie di USA ed Europa e quindi travolgere anche le Borse. La guerra tra Russia e Ucraina e la FED, sarebbero le cause di questo sciagurato scenario. Dunque, un uragano starebbe per abbattersi sulle Borse

Sull’altra sponda dell’Oceano, in Europa, il presidente della Banca di Francia, che è nel consiglio direttivo della BCE, ha lanciato un allarme. Villeroy ha avvertito i mercati che in Europa l’inflazione è troppo alta e diffusa. Per questo consiglia indirettamente un intervento deciso della Banca centrale europea. Queste dichiarazioni alimentano i dubbi che la BCE a luglio e a settembre non si limiti ad aumenti dello 0,25% del costo del denaro. Inoltre il presidente della Banca di Francia ha dichiarato che il PIL europeo per i prossimi due anni crescerà a un ritmo più ridotto.

Un’indiscrezione potrebbe far tirare un sospiro di sollievo ai risparmiatori

Per fortuna i mercati, specialmente in Europa, hanno preferito, almeno per oggi, non dare peso a queste dichiarazioni. Invece potrebbero aver dato credito a l’indiscrezione che l’Arabia Saudita potrebbe aumentare l’offerta di petrolio per contrastare gli effetti dell’embargo del petrolio russo. L’aumentata offerta di petrolio dell’Arabia Saudita potrebbe abbassare il prezzo del greggio e quindi calmierare i prezzi alla produzione e di conseguenza l’inflazione. Il calo del petrolio potrebbe fare tirare un sospiro di sollievo a molti italiani.

Alla fine della seduta i principali indici europei hanno chiuso tutti in rialzo, anche grazie all’avvio scoppiettante di Wall Street. L’Euro Stoxx 50 ha terminato la seduta in rialzo dello 0,9%. L’indice tedesco Dax ha chiuso con un guadagno dell’1% mentre la Borsa francese è salita dell’1,2%. Oggi Londra era chiusa per festeggiare i 70 anni di regno della regina Elisabetta.
Anche Piazza Affari ha chiuso in rialzo anche se il guadagno è stato minore rispetto alle altre Borse europee. L’indice Ftse Mib INDEX:FTSEMIB ha chiuso con un rialzo di quasi lo 0,6% e i prezzi hanno terminato a 24.426 punti.

Moncler è stato il titolo migliore tra le blue chips, con un guadagno del 3%. L’azione si è avvantaggiata della fine delle restrizioni in Cina, mercato molto importante per il suo business. Intanto continua la corsa di BPER Banca. Secondo gli analisti di Exane l’azione ha un forte potenziale rialzista e nelle prossime settimane potrebbe raggiungere un target ambizioso. Oggi l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, ha approvato l’acquisizione di Banca Carige. Alla fine della seduta BPER ha guadagnato lo 0,8% chiudendo 1,93 euro.

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