Può un titolo sottovalutato del settore lusso esplodere al rialzo verso massimi storici nell’era del coronavirus?
L’epidemia di coronavirus in Cina sta minacciando l’industria dei beni di lusso con un significativo calo delle vendite dopo un decennio di crescita incessante alimentata dagli acquirenti cinesi. A questo proposito basta guardare come è cambiata la clientela del settore lusso negli ultimi venti anni. Si nota immediatamente come la clientela cinese sia letteralmente esplosa prendendosi la quota maggiore di mercato.
La situazione attuale, però, è in forte pericolo. La clientela più importante del settore, i consumatori cinesi, si mettono in quarantena in patria e annullano i viaggi all’estero, dove spesso si sfoggiano su Louis Vuitton, Gucci, Cartier e altri marchi di alta gamma. In tutto il mondo, il personale delle boutique di lusso sta registrando un forte calo degli acquirenti cinesi.
E sulla piattaforma di social media WeChat, alcuni dei “daigou” cinesi che acquistano beni di lusso all’estero per altri in Cina sono passati da un giorno all’altro dalla pubblicità di borse di fascia alta e prodotti di lusso a quella di disinfettanti.
I marchi di lusso hanno chiuso le loro boutique a Wuhan, l’epicentro dell’epidemia, e stanno limitando i viaggi del personale verso la Cina continentale.
Una situazione drammatica che non ha avuto impatto solo sul settore lusso (Il coronavirus fa esplodere gli short sui titoli cinesi. Dove comprare i 2 titoli azionari più shortati?).
C’è, però, un titolo italiano che sta dimostrando una grande forza e potrebbe puntare ai massimi storici.
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La valutazione di Moncler
Indice dei contenuti
Secondo gli analisti il consenso medio è Outperform con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione media del 10%. Se poi si confrontano le attuali quotazioni con il fair value di Moncler vediamo come la sottovalutazione salga a circa il 20%.
Possiamo, quindi, dire che la società dei piumini corrisponde a un titolo sottovalutato.
Analisi grafica e previsionale
Moncler (MIL:MONC) ha chiuso la seduta del 31 gennaio a quota 39€ in ribasso dell’1,42% rispetto alla seduta precedente.
L’aspetto interessante è che la chiusura è stata superiore all’importantissimo supporto in area 38,99€ (I° obiettivo di prezzo della proiezione ribassista in corso). Inoltre, non è la prima volta che il supporto resiste alle pressioni ribassiste. Ci sono, quindi, gli estremi per un’operazione di trading al rialzo con stop nel caso di chiusura di seduta inferiore a 38,99€. Gli obiettivi di questa operazione di trading si trovano in area 42,259€, prima, e 45,962€, poi. In quest’ultimo caso il titolo sottovalutato andrebbe ad aggiornare i suoi massimi storici.
Qualora, invece, le quotazioni dovessero scendere ancora, gli obiettivi sono quelli indicati in figura. La massima estensione si trova in area 30€.