Nel settore media di Piazza Affari si cela un titolo azionario molto interessante che non solo è molto sottovalutato, ma ha evidenziato un segnale di acquisto che potrebbe spingere al rialzo queste azioni. Inoltre il beta, che misura il rischio del titolo, è inferiore a 1. Ciò significa che le quotazioni di RCS MediaGroup tendono a non amplificare i movimenti dell’indice principale.
Da questo punto di vista, quindi, siamo in presenza di un titolo azionario che potrebbe entrare a fare parte di una asset location prudente.
La sottovalutazione rende questo titolo azionario molto interessante
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Qualunque sia l’indicatore utilizzato, il titolo RCS MediaGroup è sottovalutato. Ad esempio, il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, esprime una sottovalutazione superiore all’80%. Ad analoghe conclusioni si giunge andando a guardare al rapporto prezzo/utili (PE). Infine, il titolo ha un livello di valutazione molto basso, con un valore aziendale stimato in 0,4 volte il suo fatturato.
Per quel che riguarda la situazione finanziaria, l’indice di liquidità è inferiore a 1, ma il rapporto debito totale su capitalizzazione è di circa il 54%. Un livello accettabile e in linea con la media del settore di riferimento.
Per gli analisti che coprono il titolo, secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, il consenso medio è accumulare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione media del 40% circa.
Un segnale di acquisto che potrebbe spingere al rialzo queste azioni: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo RCS MediaGroup (MIL:RCS) ha chiuso la seduta del 22 settembre al prezzo di 0,669 euro, in ribasso dell’1,33% rispetto alla seduta precedente.
La tendenza in corso è ribassista (linea continua), ma potrebbe essere arrivata al capolinea. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni sono arrivate a contatto con l’obiettivo più probabile in area 0,656 euro (I obiettivo ribassista) e dopo un tentativo di rottura hanno ripreso la via del rialzo. Una conferma dell’inversione rialzista si potrebbe avere con una chiusura giornaliera superiore a 0,691 euro. In questo caso la proiezione rialzista (linea tratteggiata) potrebbe dirigersi verso i successivi obiettivi.
La rottura del supporto, invece, potrebbe indirizzare le quotazioni verso area 0,587 euro, prima, e verso area 0,518 euro, poi.
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