Ottima impostazione rialzista per FinecoBank che negli ultimi 3 mesi è stato il migliore titolo del settore bancario di Piazza Affari. D’altra parte, un rialzo così su questo titolo bancario non si vedeva da oltre 7 anni e sembra lungi dal capolinea.
Chi tre mesi fa ha puntato sul titolo FinecoBank trascorrerà delle tranquille festività e potrà godersi qualche lusso in più e affrontare le stangate che arriveranno con il nuovo anno in maniera più serena. In questo arco temporale, infatti, il titolo ha guadagnato circa il 25% risultando il migliore titolo del settore bancario di Piazza Affari. Questa performance è arrivata a seguito di un rialzo di una durata che non si vedeva sul titolo dall’aprile del 2015.
La forza del titolo è stata supportata da ottimi dati trimestrali e da migliori prospettive per l’intero 2022 e per l’esercizio 2023.
Un rialzo così su questo titolo bancario non si vedeva da oltre 7 anni: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo FinecoBank (MIL:FBK) ha chiuso la seduta del 14 dicembre a quota 15,755 euro, in ribasso dello 0,03% rispetto alla seduta del giorno precedente.
Il lungo rialzo è scattato da un incrocio rialzista avvenuto a inizio ottobre e che da allora non ha mai mostrato segnali di cedimento. Al momento, quindi, non ci sono nubi all’orizzonte e il rialzo potrebbe continuare fino in area 17,5 euro. Ci sono, quindi, ottime probabilità che le azioni FinecoBank chiudano l’anno al rialzo.
Guardando le medie, possiamo dire che un segnale di debolezza potrebbe scattare nel caso di chiusure giornaliere inferiori a 15,6 euro.
La valutazione del titolo
Dal punto di vista dei multipli di mercato la situazione di FinecoBank non è delle migliori. Qualunque sia l’indicatore utilizzato, infatti, le azioni FinecoBank risultano essere sopravvalutate. Solo gli analisti, con le loro raccomandazioni, sono moderatamente ottimisti. Allo stato attuale, infatti, secondo quanto riportato su riviste specializzate, il prezzo obiettivo medio ottenuto utilizzando le raccomandazioni degli analisti esprime una sottovalutazione inferiore al 10% circa. È interessante notare come la dispersione nelle previsioni dei 13 analisti che coprono il titolo è pari a circa il 5%.