Ci sono luoghi che rimangono dentro perché hanno un qualcosa di diverso che non sempre è facile spiegare a parole. Quelli di montagna, in particolare, per il senso di piccolezza che spesso ci danno di fronte alla grandezza della natura. I panorami che si aprono spesso ci lasciano senza fiato. In un Mondo dove il cemento la fa sempre più da padrone, a volte, ci scordiamo che esistono paesaggi ancora vergini. Oggi andremo a proporre la visita di una cittadina piemontese che è costituita da tante piccole frazioni, ognuna con le sue particolarità. Posta alle pendici del Monte Rosa, offre a chi vuole conoscerla diverse possibilità. Alcune escursioni in luoghi davvero incantati, così come musei davvero particolari.
Stiamo parlando di Macugnaga, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola. Un comune che si estende fino ai 4618 metri di altezza del monte Grenzgipel. Se pensiamo che la cittadina principale è situata a 1327 metri sul livello del mare, possiamo già capire la vastità del territorio di cui stiamo parlando. Descriverlo tutto in poche righe è impresa ardua, ma ci sono dei capisaldi che non si possono perdere.
Iniziamo dal Lago delle Fate. Nel territorio ci sono molti piccoli torrenti che creano tanti minuscoli laghetti alpini. Uno di questi, però, è stato creato artificialmente con una diga. Si apre su una piana a circa 30 minuti di cammino dalla frazione di Borca, a 4 km dal centro di Macugnaga. È il Lago della Fate, che accoglierà i visitatori offrendo un panorama davvero suggestivo, essendo circondato da splendide montagne. Qui, d’estate, i più temerari possono anche fare il bagno, in un’acqua freddissima. Non nel lago, però, non balneabile, ma nelle conche che si creano prima di esso.
Un incantevole Lago delle Fate, una meravigliosa cascata e tante altre bellezze naturali in questo delizioso borgo alle pendici delle Alpi
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Dopo una sosta per ammirare il lago e rifocillarsi, si può proseguire il cammino per arrivare alla cascata della Pissa. Sul percorso si può ammirare la Città Morta, con i ruderi di un vecchio villaggio di minatori auriferi. Dopo circa un’ora ci si spalancherà di fronte un magnifico scenario, con una piccola cascata che uscirà dalle rocce a strapiombo.
Non solo natura, però, a Macugnaga. Infatti, è imperdibile il museo della Casa Walser, sempre nella frazione di Borca, che, pur essendo piccolissima, offre davvero tante attrazioni. Una tipica costruzione alpina in legno e pietra che ospita un museo etnografico che racconta la vita della comunità Walser. Colonia di origine tedesca che si è insediata in diversi territori circostanti il Monte Rosa più di 700 anni fa.
Dalla casa, facendo davvero pochi metri, ci troviamo di fronte alla Miniera d’Oro della Guia. Una delle pochissime, in Europa, che consente ancora l’accesso ai visitatori. Un chilometro e mezzo di cunicoli sottoterra durante il quale le guide racconteranno ai turisti più di 200 anni di storia della miniera, chiusa nel 1945. Ancora oggi si possono vedere delle bellissime venature d’oro nelle rocce. Un’esperienza davvero da non perdere, ma bisogna coprirsi bene, anche d’estate, perché, all’interno, la percentuale di umidità è altissima.
Un incantevole Lago delle Fate, una meravigliosa cascata e non solo. A meno di essere dei grandi camminatori, Macugnaga, pur essendo di per sé piccola, merita almeno un weekend di visita, per assaporare davvero tutte le sue bellezze paesaggistiche e naturali.