Un ictus si riconosce in questo modo e così si interviene per limitare gravissimi danni

ictus

Il 29 novembre si è celebrata la giornata mondiale dell’ictus. I dati a livello mondiale su questa malattia sono impressionanti. Il 30% delle persone che hanno avuto un ictus dopo 30 giorni non sopravvivono e quasi la metà muoiono entro 12 mesi dall’evento.  Coloro che sopravvivono all’ictus, la maggior parte delle volte presentano una disabilità. Spesso questa disabilità porta alla perdita dell’autosufficienza, con gravi conseguenze per la persona colpita e la famiglia e a rilevanti costi per il sistema sanitario. Ecco perché è fondamentale prevenire l’ictus ma soprattutto saperlo riconoscere subito.

Un ictus si riconosce in questo modo e così si interviene per limitare gravissimi danni

L’ictus è una malattia cerebrovascolare. Si manifesta con l’ostruzione di un vaso sanguigno causata da un trombo oppure con la rottura di un vaso sanguigno. Nel primo caso abbiamo un ictus ischemico, nel secondo caso abbiamo un ictus emorragico. Le probabilità di avere un ictus aumentano con l’avanzare dell’età e salgono esponenzialmente superati 65 anni.

Se si riconoscono i sintomi dell’ictus la medicina può intervenire prontamente per ridurre i danni cerebrali. Un intervento tempestivo può aiutare il paziente ad una più efficiente ripresa verso una vita normale. Ecco perché è importante riconoscere i segnali di questa patologia. Purtroppo i sintomi spesso non sono chiari e molti di noi non li conoscono.

Per ridurre i gravissimi danni dell’ictus occorre riconoscere subito i sintomi. Un ictus si riconosce in questo modo e così si interviene per limitare gravissimi danni. FAST è il metodo ideato da medici americani per aiutare le persone a riconoscere e ricordare più facilmente i sintomi dell’ictus.

Questa sigla è l’acronimo delle parole Face, faccia, Arms, braccia, Speech, linguaggio, Time, tempo. In caso di sospetto ictus alla persona si possono fare i test del metodo FAST. Face: chiedere alla persona di sorridere e verificare se un angolo della bocca si solleva o se la bocca appare storta.

Arms: chiedere alla persona di sollevare entrambe le braccia e verificare se ha difficoltà ad alzare una delle due. Speech: chiedere alla persona di ripetere una frase e verificare se questa viene espressa correttamente oppure se il linguaggio presenta difficoltà. Time: in caso si verifichino questi sintomi occorre avvertire immediatamente il pronto soccorso.

La prevenzione è fondamentale

Attenzione in caso di questi sintomi il protocollo suggerisce di chiamare immediatamente il 112/118 e di indicare come causa della chiamata un possibile ictus. Non aspettiamo che i sintomi migliorino e non avvertiamo il medico di medicina generale o la guardia medica, per evitare di perdere tempo prezioso.

Per allontanare il più possibile i rischi di ictus la prevenzione è fondamentale. Il Ministero della Salute ha previsto per il quinquennio 2020-2025 il Piano Nazionale di Prevenzione (PNP). La prevenzione è l’arma migliore per ridurre il rischio di ictus. Questa passa attraverso l’adozione di uno stile di vita e di un’alimentazione salutari. Quindi per allontanare i rischi di ictus occorre non fumare, fare attività fisica, adottare una sana alimentazione prediligendo frutta e verdura.

Per esempio si è scoperto che aumentano i rischi di morte, ictus e infarto senza consumo regolare di questo frutto. Inoltre, alcuni studi dimostrano che si può allontanare il rischio di ictus anche con un modo molto singolare e piacevole. Ne parliamo in questo articolo: “Molti ignorano che per combattere ipertensione, ictus e Alzheimer questa singolare pratica è efficace

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