Da quando è stato quotato a Piazza Affari il titolo Technoprobe non si è particolarmente distinto per le sue performance, ma trattasi di un gioiello a Piazza Affari che vale oltre 4 miliardi di euro. L’azienda, infatti, è specializzata nei test di funzionamento dei chip ed è tra i fornitori del colosso Nvidia. La forte crescita del valore aziendale, in un settore strategico come quello dei chip, ha fatto si che il fondatore Giuseppe Crippa e famiglia figurino al 12esimo posto nella classifica dei miliardari italiani pubblicata da Forbes.
I motivi per investire oppure no sul titolo
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L’azienda è caratterizzata da solidi fondamentali. Il rapporto EBITDA/fatturato dell’azienda è relativamente importante e genera margini elevati al netto di svalutazioni, ammortamenti e tasse. La situazione finanziaria della società appare eccellente e questa cosa le conferisce una notevole capacità di investimento.
Le buone notizie, però, finiscono qui. Il titolo, infatti, è molto sopravvalutato se si considerano i multipli di mercato. Con un rapporto prezzo/utili previsto di 43,14 e 26,44, rispettivamente, per l’esercizio in corso e per il prossimo esercizio, l’azienda opera con multipli di utili molto elevati. Sulla base delle quotazioni attuali, poi, la società ha un livello di valutazione particolarmente elevato in termini di “enterprise value”.
Il gruppo ridistribuisce pochi dividendi o nessun dividendo, pertanto non fa parte delle società di utili.
Durante l’ultimo anno, il trend delle revisioni del fatturato è stato chiaramente negativo; gli analisti hanno regolarmente rivisto al ribasso le previsioni di vendita.
Negli ultimi quattro mesi, poi, il prezzo obiettivo medio degli analisti che seguono Technoprobe è stato ampiamente rivisto al ribasso. Anche l’opinione media del consensus degli analisti che seguono il caso è peggiorata negli ultimi quattro mesi.
Allo stato attuale il prezzo obiettivo medio è in linea con le attuali quotazioni.
Un gioiello a Piazza Affari che vale oltre 4 miliardi di euro: cosa fare secondo l’analisi grafica?
Le quotazioni di Technoprobe (MIL:TPRO) hanno chiuso la seduta del 27 giugno in ribasso del 3,56% rispetto alla seduta precedente, a quota 6,905 €.
Sul titolo convivono due probabili scenari uno al rialzo (linea continua) e l’altro al ribasso (linea tratteggiata). Sebbene al momento sia prevalente quello ribassista, solo la rottura di uno dei seguenti due livelli in chiusura di giornata potrebbe dare direzionalità alle quotazioni: 6,85 € e 7,3 €.
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