Continua la bella stagione dei rendimenti sugli strumenti del reddito fisso. Da inizio anno, infatti, i guadagni su questa asset class sono tornati a salire per colpa dell’inflazione. Per averne una riprova basta considerare il fatto che anche alcuni BOT a 6 mesi sono tornati in territorio positivo. In pratica oggi questi strumenti si rivelano delle ottime alternative al conto corrente anche sul breve periodo.
Il discorso vale in primis per le obbligazioni (corporate e sovereign), ma si trascina anche sulle altre tipologie di prodotti. Vale a dire buoni postali e conti deposito, da sempre nelle corde dei risparmiatori restii al concetto di rischio.
Premesso ciò, ecco un BTP per guadagnare il 10% sul medio periodo.
Rendimento lordo, netto reale
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Malgrado il rialzo dei rendimenti è bene tuttavia precisare che si tratta pur sempre di rendimenti reali negativi. Al guadagno nominale va anzitutto sottratta la ritenuta fiscale del 12,50%. Poi si sottraggono le spese di possibili commissioni all’intermediario per il servizio titoli offerto. Infine c’è il peso dell’inflazione alle stelle, che è alla base dell’attuale risalita dei profitti sui bond.
In definitiva, i rendimenti lordi attuali sono sì allettanti, ma quelli reali restano ancora in territorio negativo. Un discorso che vale almeno fino a quando perdurerà l’attuale carovita.
In secondo luogo c’è da chiedersi quale sarà il futuro trend dei rendimenti dei titoli di Stato italiani. La fase delle massicce vendite di mercato è finita a metà giugno oppure l’attuale è solo una pausa di un trend di più ampio respiro?
Difficile rispondere con certezza, anche alla luce dell’imminente tornata elettorale. È probabile che per adesso i mercati restino alla finestra in attesa di conoscere il responso delle urne.
Un BTP per guadagnare il 10% e sfruttare la liquidità del conto
Vediamo adesso quanto renderebbe un possibile investimento a medio termine in titoli di Stato. Consideriamo il BTP con codice ISIN IT0005416570, emesso il 15 luglio 2020 e con scadenza al 15 settembre 2027. La durata residua del bond è quindi pari a 5,08 anni, ossia scadrà tra circa 61 mesi.
Il BTP ha cedola nominale annua lorda dello 0,95% (0,83125% netto) staccata ogni 15 marzo e 15 settembre fino a scadenza.
Tuttavia, il maggiore interesse per il bond deriva dal prezzo di chiusura di venerdì a 94,31 centesimi. Il rendimento lordo e netto annuo è quindi pari, rispettivamente, al 2,147% e all’1,879%. Acquistando il BTP a prezzi più interessanti (a giugno ha toccato il minimo a 88 centesimi), anche il guadagno netto totale potrebbe essere del 10% circa in 5 anni.
In definitiva, il bond non consente di fare voli pindarici. Tuttavia, permette di proteggere i soldi contro l’inflazione programmata BCE di lungo periodo, ossia quella del 2%.
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