Proprio come il giardino di casa, anche in versione mignon su balcone o terrazzo, l’orto richiederebbe tante attenzioni durante la primavera, stagione in cui la vegetazione esplode. In particolare, si dovrebbe seguire un calendario di lavori organizzato di mese in mese, perché ogni 30 giorni ci sarebbe sempre qualcosa di diverso da fare.
Per esempio, questi ultimi giorni di maggio sarebbero ancora ideali per trapiantare alcune piante che sono cresciute in semenzaio o all’interno dei tunnel. Tuttavia, potremmo già iniziare a pensare al futuro e cioè al mese di giugno, ormai prossimo a entrare.
Per non farci trovare impreparati, poi, potremmo iniziare a valutare le semine o qualche sistema di protezione per piccoli insettini pericolosi tipici del periodo.
Inoltre, potremmo iniziare a programmare alcuni interventi fondamentali, che ci attenderebbero proprio a giugno, per garantirci raccolti abbondanti.
Un bastimento carico di frutta e verdura direttamente dal proprio orto grazie a questi 3 lavori da fare a giugno
Indice dei contenuti
Un primo lavoro del mese di giugno sarebbe il rincalzo.
Con questo termine si intenderebbe un rimbocco, o aggiunta, di terreno alla base della pianta, chiamata più tecnicamente piede. L’utilità del rincalzo sarebbe molteplice e in particolare:
- favorirebbe lo sviluppo della pianta non solo in altezza;
- coprirebbe le eventuali radici emerse proteggendole dal Sole e salvando il raccolto;
- favorirebbe il drenaggio dell’acqua;
- limiterebbe la crescita di eventuali piante infestanti, sostituendosi alla pacciamatura.
Per fare un buon rincalzo si dovrebbe utilizzare un terreno molto soffice e dalla grana finissima, senza alcun grumo. Per ottenere questo risultato potremmo lavorarlo con una zappa, in modo anche da ossigenarlo per bene.
Dovremmo, poi, circondare il piede della pianta creando una piccola montagnetta ma senza compattare eccessivamente.
Per concludere, il rincalzo sarebbe l’ideale per:
- tuberi come le patate;
- solanacee come melanzane, peperoni, peperoncino e pomodori;
- crucifere come cavoli, broccoli e cavolfiori;
- legumi;
- finocchi;
- aglio e cipolla;
- insalate.
Sfemminellatura
Il secondo lavoro che occuperà il mese di giugno e andrà avanti per tutta l’estate interesserebbe solo le piante di pomodoro e si chiama sfemminellatura. In sostanza, si tratterebbe di una sorta di “potatura” volta ad eliminare minuscoli rametti della pianta considerati improduttivi.
Questi tecnicamente sono chiamati germogli ascellari, comunemente “femminelle”, ed eliminandoli porteremo le piante di pomodoro a investire le loro energie verso rami fruttiferi.
Sostegni e protezioni
Infine, per avere un bastimento carico di frutta e verdura proveniente dal nostro orto, a giugno dovremmo mettere in atto una serie di interventi protettivi.
Il primo riguarderebbe la creazione di alcuni sostegni per quelle piante che producono frutti particolarmente pesanti e grossi, tanto da poterne rompere il fusto. In questo caso potremmo assicurarlo a un bastone di legno o bambù da conficcare nel terreno.
Il secondo, invece, riguarderebbe la predisposizione di alcuni teli per riparare le piante meno resistenti dai raggi del Sole. In questo caso dovremmo scegliere un materiale traspirante ma resistente che potrebbe tornarci utile anche in previsione delle prime grandinate autunnali.
Lettura consigliata